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Ailo – Un’Avventura Tra i Ghiacci, viaggio nella Natura incontaminata della Lapponia

Immagini meravigliose di una natura incontaminata e ricca di fascino, fanno da sfondo alla storia di Ailo – Un’Avventura Tra i Ghiacci, l’emozionante film di Guillaume Maidatchevsky che arriverà nelle nostre sale – narrato dalla voce di Fabio Volo giovedì 14 novembre.

Il film

Ailo – Un’Avventura Tra i Ghiacci racconta l’incredibile viaggio di un piccolo cucciolo di renna tra le meraviglie della Lapponia. Un percorso alla scoperta di strepitosi paesaggi immersi in una natura incontaminata e primitiva in cui vivono animali stupendi: la Renna, l’Ermellino, il Lupo, la Volpe Artica, il Ghiottone. Una storia narrata da immagini uniche – raccolte in sedici mesi durante le quattro stagioni – che mostrano la crescita di Ailo, la piccola renna che imparerà ad affrontare con coraggio i pericoli della natura e a superare straordinarie sfide alla scoperta di un mondo bellissimo.

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Guillaume Maidatchevsky racconta…

Ho scelto la forma del racconto perché volevo rivolgermi ad altre tipologie di pubblico. Con i documentari si ha a disposizione un pubblico già “appassionato”, che ha a cuore la causa animalista la salvaguardia della natura. La forma del racconto, attraverso la messa in scena e la drammaturgia, rende possibile la sensibilizzazione di altre persone, che hanno meno familiarità con il genere dei documentari. Se ho scelto questa forma narrativa è anche perché mi offriva una maggiore libertà. Mi sentivo un po’ stretto nel genere del documentario, dove si riprende solo ciò che succede. Avevo voglia di avere il controllo delle cose, ma allo stesso tempo non volevo adeguarmi a degli schemi precisi. A me interessa l’individuo, non la specie. Ogni personaggio della mia storia ha un suo carattere preciso“.

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Il discorso ambientalista a forza di sentirlo tutti i giorni diventa sterile, perde forza. Bisogna trovare un altro modo per sensibilizzare la gente, anziché dire “Non è bello quello che gli esseri umani fanno al pianeta e agli animali”. Da questo punto di vista, appartengo alla scuola di Miyazaki: meravigliando lo spettatore lo si stimola a proteggere l’ambiente. La presa di coscienza avrà luogo perché i bambini si affezioneranno ad Ailo, all’ermellino e al ghiottone, e penseranno: “sarebbe davvero un gran peccato se tutto questo sparisse…”. Del resto, funziona così anche con gli adulti”.

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