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America Latina, Elio Germano nella sconvolgente cantina dei Fratelli D’Innocenzo

Presentato in Concorso alla 78. Mostra del Cinema di Venezia, giovedì 13 gennaio arriverà nelle nostre sale America Latina, il nuovo atteso film di Fabio e Damiano D’Innocenzo con Elio Germano che, dopo aver preso parte anche al precedente e fortunato film dei Fratelli registi, Favolacce, qui guida un cast composto da: Astrid Casali, Sara Ciocca, Maurizio Lastrico, Carlotta Gamba, Federica Pala, Filippo Dini e Massimo Wertmüller.

Il film

Latina: paludi, bonifiche, centrali nucleari dismesse, umidità. Massimo Sisti (Elio Germano) è il titolare di uno studio dentistico che porta il suo nome. Professionale, gentile, pacato, ha conquistato tutto ciò che poteva desiderare: una villa immersa nella quiete e una famiglia che ama e che lo accompagna nello scorrere dei giorni, dei mesi, degli anni. La moglie Alessandra (Astrid Casali) e le figlie Laura (Carlotta Gamba) e Ilenia (Federica Pala) – la prima adolescente, la seconda non ancora – sono la sua ragione di vita, la sua felicità, la ricompensa a un’esistenza improntata all’abnegazione e alla correttezza. È in questa primavera imperturbabile e calma che irrompe l’imprevedibile: un giorno come un altro Massimo scende in cantina e l’assurdo si impossessa della sua vita.

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Fabio e Damiano D’Innocenzo raccontano…

Abbiamo scelto di raccontare questa storia perché, semplicemente, era quella che ci metteva più in crisi. In crisi come esseri umani, come narratori, come spettatori. Una storia che sollevava in noi domande alle quali non avevamo (e non abbiamo, nemmeno a film ultimato) risposte che non si contraddicessero l’una con l’altra. Interrogarci su noi stessi è la missione più preziosa che il cinema ci permette e America Latina prende alla lettera questa possibilità, raccontando un uomo costretto a rimettere in discussione la propria identità. Essendo gemelli, anche i nostri due film precedenti raccontavano storie di famiglie, di senso di appartenenza, di sangue, ma non ci eravamo mai addentrati così a fondo nel tema e abbiamo scelto la via per noi più rischiosa: la dolcezza. La dolcezza e tutte le sue estreme conseguenze. America Latina è un film sulla luce e abbiamo scelto il punto di vista privilegiato dell’oscurità per osservarlaQuesta è una storia d’amore, e come tutte le storie d’amore quindi un thriller“.

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