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Annette, Marion Cotillard e Adam Driver nel visionario musical di Léos Carax

Dopo aver spiazzato la platea internazionale di Cannes, giovedì 18 novembre nei cinema italiani arriverà Annette, il visionario nuovo film di Léos Carax premiato al Festival di Cannes 2021 con la Palma d’Oro per la Miglior Regia. Con protagonista la coppia formata da Marion Cotillard e Adam Driver, si tratta di un musical ancora una volta diverso da tutti gli altri, su musiche e sceneggiatura originali degli Sparks il film è ambientato nella Los Angeles dei giorni nostri.

Il film

Henry (Adam Driver) è un o stand up comedian dall’umorismo tagliente Ann (Marion Cotillard) una cantante di fama internazionale. Entrambi hanno talento da vendere. Si sono incontrati e innamorati a Los Angeles, da quel momento non si sono più lasciati. Sotto i riflettori, sono la coppia perfetta, sana, felice e affascinante: si amano, hanno tutto. Il pubblico li ama, la stampa li adora, ma la gioia più grande arriva quando nasce la loro bambina Annette. Tutto sembra filare liscio e la carriera di Ann decolla sempre più e inizia un tour internazionale, mentre a casa Henry si prende cura della piccola. Presto si accorgono che la piccola non è come tutte le altre, ma è destinata a qualcosa di molto speciale, che stravolgerà le loro vite e non solo. Durante questo periodo Ann ha dei terribili incubi riguardati la figlia e il marito, mentre Henry inizia ad avere problemi sul palco e a risentire del successo della moglie. Sentendolo sempre più distante e affranto per la sua carriera in declino, Ann propone a Henry di prendersi una vacanza solo loro tre in yacht. Ma quello che doveva essere un momento di relax, si trasforma in un incubo senza fine.

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Léos Carax

«I musical danno al cinema un’altra dimensione, quasi letteralmente: hai tempo, spazio e musica E portano una libertà incredibile. Puoi dirigere una scena seguendo l’esempio della musica o andando contro la musica. Puoi mescolare tutti i tipi di emozioni contraddittorie. Puoi essere grottesco e profondo allo stesso tempo. E il silenzio, il silenzio diventa qualcosa di nuovo: non solo silenzio in contrasto con le parole dette e i suoni del mondo, ma più profondo».

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