arnold-0

Arnold Schwarzenegger, i muscoli del cinema

Settant’anni fa a Thal, un piccolo comune austriaco, nasceva Arnold Schwarzenegger, colui che un giorno sarebbe diventato uno degli attori più quotati di Hollywood nonché il Governatore della California. Una montagna di muscoli – da giovane era uno dei più grandi culturisti del mondo – messi al servizio del cinema action. Dopo la notorietà ottenuta con Conan – Il Barbaro (1982, di John Milius), la sua carriera svoltò grazie alla serie di Terminator. Per quello oggi lo festeggiamo ricordando il primo film del 1984 e l’ultimo del 2015. Senza dimenticare la sua ultima prova, inedita in Italia, Aftermath.

Arnold SchwarzeneggerArnold Schwarzenegger in “Terminator”

Terminator: è nata una stella

Il film cult del 1984 diretto da James Cameron è ambientato a Los Angeles, dove il cyborg T-800 (Arnold Schwarzenegger) ha affrontato un viaggio nel tempo per uccidere Sarah Connor (Linda Hamilton). Nel 2029 infatti sarà in atto una guerra tra l’umanità e le macchine, è l’unica speranza per gli uomini sarà proprio John Connor, il futuro figlio di Sarah. Tra esplosioni, colpi di fucile e molte vittime Sarah combatterà contro Terminator, per proteggere il suo futuro e quello dell’intera specie. Nello stesso istante sopraggiunge un essere umano, Kyle Reese (Michael Biehn), giovane combattente offertosi volontario su ordine di John Connor, onde proteggere la sua futura madre dal killer cibernetico.

Con effetti speciali straordinari e una trama avvincente Terminator ha conquistato un largo pubblico e anche oggi è in grado di tenere con il fiato sospeso dal primo all’ultimo minuto. Nel 2001 l’American Film Institute lo ha inserito al 42º posto nella classifica dei cento migliori film horror e thriller americani di tutti i tempi. Grazie a questo ruolo, Arnold Schwarzenegger è diventato una star hollywoodiana.

"Terminator Genisys" (2015)“Terminator Genisys” (2015)

Terminator Genisys: Arnold is back!

Diretto da Alan Tayloir nel 2015, segna il ritorno di Arnold al ruolo del film di trent’anni prima. In questo film John Connor (Jason Clarke), leader della resistenza umana, spedisce indietro nel tempo nel 1984 il Sergente Kyle Reese (Jai Courtney) per proteggere Sarah Connor (Emilia Clarke) e salvaguardare il futuro, un evento inaspettato crea una frattura nella linea temporale. Così, il Sergente Reese si ritroverà in un passato nuovo e sconosciuto, in cui dovrà fronteggiare improbabili alleati, tra cui un nuovo terminator T-800, il Guardiano (Arnold Schwarzenegger), nuovi pericolosi nemici, ed una nuova missione inaspettata.

Il film di Taylor non è un remake, non è un reboot, e non è un sequel: è davvero una rivisitazione del materiale originale di Cameron. Gli spettatori non devono necessariamente aver visto uno qualsiasi dei film precedenti, perché questo è in definitiva un film a sé stante. Al centro però c’è ancora lui, Arnold Schwarzenegger. L’evoluzione del suo personaggio, Schwarzenegger l’ha considerata attentamente: “io proteggo Sarah Connor da tutto ciò che le ruota intorno, o che la minaccia. Quindi per certi versi sono il Terminator, e per altri sono il Protettore”. Per l’attore, tornare a girare Terminator è stato come “andare in bicicletta: si riprende subito dimestichezza.

In "Aftermath"

In “Aftermath”

Aftermath, l’ultima Vendetta

È uscito direttamente in home-video Aftermath – La Vendetta (2017), l’ultimo film con Arnold Scharzenegger. Diretto da Elliot Lester, questo action-movie racconta i destini di due sconosciuti si incrociano dopo un disastro aereo. È la storia di un capo-cantiere (Arnold Schwarzenegger) che vede morire in un colpo solo sua moglie e sua figlia incinta a seguito della fatale disattenzione di un controllore di volo. Rintracciare il responsabile (Scoot McNairy) diventa la sua personale ossessione, ma l’altro uomo, a sua volta traumatizzato e sommerso da minacce di morte, è stato messo sotto un programma di protezione. La pellicola è tratta dalla storia vera di Vitaly Konstantinovich Kaloyev, architetto russo la cui famiglia morì nel volo Bashkirian Airlines 2937, che entrò in collisione col volo cargo DHL 611 il 1º luglio 2002. Kaloyev uccise il controllore di volo danese Peter Nielsen il 24 febbraio 2004, ritenuto responsabile dell’incidente aereo.

Leave a Comment