(foto di Simone Piresti)

Attori diversamente abili in Ho Amici in Paradiso di Fabrizio Maria Cortese

(foto di Simone Piresti)

Un gruppo di persone diversamente abili del centro Don Guanella di Roma recita in Ho Amici in Paradiso, una commedia dolce-amara che affronta con leggerezza e intelligenza l’argomento dell’handicap. Il film, diretto da Fabrizio Maria Cortese, è al cinema dal 2 febbraio e ha come protagonisti Fabrizio Ferracane, Antonio Catania e Valentina Cervi.


Felice Castriota (Fabrizio Ferracane) è un commercialista salentino, impulsivo e un po’ superficiale. Il desiderio di arricchirsi e una certa avventatezza lo hanno portato a riciclare i soldi della malavita prima e a farsi beccare in flagrante poi. Così quando il Procuratore della Repubblica di Lecce gli propone, invece della galera, l’affido ai servizi sociali, Felice ci mette un attimo ad accettare l’offerta e a denunciare ‘U Pacciu, l’importante malavitoso per cui ha riciclato i soldi. Al centro “Don Guanella” di Roma, dove viene mandato, Felice s’imbatte in una realtà completamente diversa sia da quella che si aspettava che da quella che aveva conosciuto fino a quel momento.

Uomo superficiale e abituato al lusso, si trova ad avere a che fare con persone che hanno menomazioni fisiche e intellettive anche gravi: crisi continue, pannoloni da cambiare e difficoltà ad interagire con i pazienti, iniziano a far parte integrante delle sue giornate. Lentamente, complice anche l’amore per Giulia (Valenina Cervi), la giovane psicologa del centro, Felice inizia a sentirsi per la prima volta parte di una nuova grande famiglia e si avvia a diventare, finalmente, quello che non è mai stato: un uomo. Ma proprio quando tutto sembra andare per il meglio, il passato torna a presentare il conto e Felice si ritrova a dover fronteggiare la minaccia di ‘U Pacciu, che non ha mai smesso di cercarlo e che, ora, lo ha trovato.

S. Scarfini D. Cotogni P. Silo A. Folletto

S. Scarfini D. Cotogni P. Silo A. Folletto

Ho Amici in Paradiso nasce dall’esperienza personale del regista, Fabrizio Maria Cortese, che da due anni frequenta il Centro “Don Guanella” di Roma: “questa è la storia del cambiamento di un uomo – ha spiegato – è un percorso che si snoda attraverso l’amore, l’amicizia, il dialogo, la comprensione e il linguaggio, votato alla ricerca del modo migliore di esprimere un messaggio”. Il regista si augura infine che “ci possa essere una continuità, che il cinema possa essere presente con nuove idee e affrontare queste tematiche sempre con amore, ironia e leggerezza”.

Leave a Comment