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CAMERABOOK – Liliana De Curtis ricorda il genio della risata con Totò, Mio Padre

toto-1Nel 50° anniversario della morte di Antonio de Curtis, in arte Totò, principe della risata e genio indiscusso della commedia italiana, Visioni Corte International Short Film Festival dedica all’amatissimo attore e caratterista partenopeo un pomeriggio da passare insieme a sua nipote, Elena Anticoli de Curtis, figlia di Liliana, che ci racconterà, attraverso gli aneddoti del libro scritto da sua madre, Totò, Mio Padre (Rizzoli), la figura di questo artista talentuoso nella sua sfera più intima e personale, per com’era e come lo vivevano i suoi affetti più cari. Modera l’incontro la giornalista Erminia Anelli, letture a cura di Veruska Menna. Liliana De Curtis è l’unica figlia di Totò, legatissima al ricordo del padre. Avrebbe voluto fare l’attrice, ma il padre glielo impedì consentendole soltanto, quando era bambina, una breve apparizione in un suo film del 1940, San Giovanni decollato. Liliana assomiglia moltissimo a Totò e si definisce con orgoglio la sua “controfigura”. A scrivere il libro insieme a lei è stata Matilde Amorosi, giornalista e scrittrice, che con Liliana De Curtis aveva già scritto altri testi (tra i quali Ogni Limite ha una PazienzaParli Come Badi e Totò Femmene e Malafemmene).

Totò

Totò

La biografia di Totò raccontata dalla sua unica figlia, Liliana, è uno spaccato di vita familiare in cui il “principe della risata” viene descritto nella sua dimensione umana segreta. Totò, padre tenero ma troppo possessivo, marito-padrone per l’adorata moglie Diana, pieno di pregi ma anche di difetti.

Liliana ha attinto dal bagaglio dei suoi ricordi una sterminata quantità di episodi, divertenti o drammatici. Nel libro ci sono anche delle vere chicche, come alcune poesie inedite e una lettera che Totò, nel 1943, indirizzò alla moglie e alla figlia, corredata da un suo disegno. Il risultato è una biografia vera e priva di retorica, una lettura indispensabile per tutti gli amanti di Totò che vogliono conoscerlo nell’intimo della sua complessa personalità, al di là della maschera diventata ormai un mito senza tempo.

"Totò Terzo Uomo"

“Totò Terzo Uomo”

Totò è legato al territorio del sud pontino, avendo girato nel 1951 il film Totò Terzo Uomo, diretto da Mario Mattoli, a Formia e a Minturno. Di Minturno si vede il centro storico, il Castello Baronale e le donne che all’epoca vestivano il classico costume locale della Pacchiana. A Formia, come è noto, compose la celebre canzone Malafemmena.

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