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Camille Lepage, la fotoreporter che non aveva paura

In programmazione presso Cineteca Milano MEET Viaggio in…Francia, un focus sulla cinematografia d’oltralpe con film di recente o recentissima produzione non distribuiti in Italia e proiettati in versione originale con sottotitoli. Dal 26 giugno in calendario c’è Camille, il film del regista francese Boris Lojkine (2019) presentato al Festival di Locarno e incentrato sulla fotoreporter francese Camille Lepage, uccisa a 26 anni nella Repubblica Centrafricana in cui si trovava per documentare i feroci conflitti interetnici del 2014.

Il film

Il biopic ripercorre gli ultimi due anni di vita di Camille Lepage (Nina Meurisse), giovane e intraprendente fotoreporter francese uccisa nel 2014. Dopo un’esperienza come free-lance in Repubblica Centrafricana, Camille decide di fare ritorno a Bangui per documentare le atrocità di una guerra civile a cui il mondo occidentale assiste con indifferenza. La scelta di perseguire il suo obiettivo mettendo a rischio la sua stessa vita, la porterà ad addentrarsi nelle profondità di un conflitto che non sembra avere pace.

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Con profondità e delicatezza di sguardo il regista racconta questa storia di passione e di coraggio di una donna disposta ad affrontare ogni pericolo per difendere i valori in cui crede e sui quali si interroga. Camille rende omaggio a una giovane donna le cui fotografie irrorano il film di una forza documentaria ritmata, istruttiva e commovente, che riesce a dare a tutti i personaggi secondari una vera identità.

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