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Crimson Peak, il nuovo horror gotico dipinto da Guillermo Del Toro

Guillermo Del Toro torna oggi al cinema con Crimson Peak, film da lui scritto – insieme a Matthew Robbins – e diretto che racconta una storia d’amore dark e di fantasia gotica. Il regista riassume la premessa della sua ultima fatica in sette semplici parole: “Gli esseri umani sono il vero orrore“.


La giovane Edith Cushing (Mia Wasikowska) è un’aspirante scrittrice che vive con il padre, Sir Carter Cushing (Jim Beaver) a Buffalo, New York, all’alba del 20° secolo. Cresciuta letteralmente con l’ossessione della perdita della madre, e con il potere di comunicare con le anime dei morti, Edith riceve un misterioso avvertimento dall’oltretomba: “Fai attenzione a Crimson Peak”.

Estranea agli ambienti dell’alta società a causa della sua controversa immaginazione, Edith è contesa tra due pretendenti rivali: il suo compagno d’infanzia, il dottor Alan McMichael (Charlie Hunnam), un brillante intellettuale che stimola la sua mente, e l’irresistibile seduttore Thomas Sharpe (Tom Hiddleston), uno sconosciuto che apprezza Edith per quella che è realmente, e che le rapisce il cuore.

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Quando suo padre muore in circostanze misteriose, Thomas porta Edith nella sua lussuosa tenuta di famiglia: Allerdale Hall – un vasto palazzo gotico nelle sperdute colline inglesi, intriso di misteri e pericoli. Sito sulla sommità di una miniera sotterranea, l’argilla rosso sangue filtra attraverso la neve e macchia la montagna, guadagnandosi il nome di Crimson Peak.

Ma Thomas ed Edith non sono soli. Nell’imponente palazzo gotico vive anche la sorella di Thomas, Lucille (Jessica Chastain) – una donna misteriosa ed affascinante il cui affetto per Edith nasconde dei segreti. La vita di Edith a Crimson Peak è ossessionata da incubi e fantasmi cremisi, anche se il vero mostro di Crimson Peak è fatto di carne ed ossa. Quando l’amore si trasforma in follia trasformandoci in mostri, e quando gli incubi diventano realtà, tutti coloro che mettono piede a Crimson Peak sono in grave pericolo.

Jessica Chastain

Jessica Chastain

Del Toro, è solito creare un’originale miscela di terrore psicologico e bellezza lirica che imprime di horror il regno delle fiabe oscure. In questo nuovo film, la forza della sua fantasia fa un grande ritorno al genere che lui stesso ha contribuito a definire. Nello specifico, del Toro crea una storia d’amore con un livello artistico cinematografico che richiama i più grandi trionfi del genere, offrendo allo stesso tempo una visione spettacolare, una ricchezza di personaggi, delle performance emotive, ed una storia avvincente che cattura lo spettatore fino alla fine.

Ambientato nel 1901, Crimson Peak presenta un tocco stilizzato, gotico e contemporaneo attraverso lo stile visivo ipnotico di del Toro. Il pubblico verrà catapultato in un luogo terrificante come mai prima d’ora, dove la neve si tinge di rosso ed ogni angolo nasconde un fantasma che indugerà a lungo nella mente, anche dopo la fine del film.

Mia Wasikowska (foto di Kerry Hayes)

Mia Wasikowska (foto di Kerry Hayes)

Questo film rappresenta per Guillermo Del Toro un “tentativo di riportare in auge l’antico stile classico del genere romanzesco gotico delle grandi produzioni Hollywoodiane”. Il Periodo d’Oro del cinema ha prodotto film come Il Castello di  Dragonwyck, Rebecca – La Prima Moglie; La Porta Proibita (Jane Eyre), e Grandi Speranze, “capolavori che sono poi finiti nel dimenticatoio negli anni ’50, ’60 e ’70. Di fatto, sono passati circa 30 anni da quando è uscito un romanzo gotico di questa portata, e sono orgoglioso di presentarlo nuovamente sugli schermi”.

Il regista descrive così il genere: “si tratta di un genere fiorito alla fine del 18° secolo, nato come reazione romantica all’Età della Ragione. Sposa caratteristiche che sono apparentemente dissimili: un  melodramma intenso e ricco di ombre, e l’atmosfera gotica di una fiaba tenebrosa che è allo stesso tempo inquietante e misteriosa. E la combinazione di questi elementi produce un risultato unico”.

Tom Hiddleston

Tom Hiddleston

Sulla scia delle sue opere precedenti, La Spina del Diavolo (2001) – un’agghiacciante storia d’amore d’epoca intrisa d’horror – e del capolavoro spagnolo tre volte premio Oscar Il Labirinto del Fauno (2006), questo nuovo film esplora il tema inquietante che l’amore è davvero una trappola sottile. Proprio come gli eventi della sua seconda produzione, dove il pubblico riscontra gli effetti della fantasia illimitata di una giovane ragazza, Crimson Peak gioca con le nostre percezioni dei margini tra verità e finzione.

Riflettendo sulle influenze di questo progetto, del Toro afferma: “Crimson Peak è l’equivalente storia di fantasmi de Il Labirinto del Fauno. È la combinazione di vari generi, con un taglio diverso rispetto ai tradizionali racconti sui fantasmi, fatto con la classe e la bellezza di un classico“.

Lucille e Tom

Lucille e Thomas

Nella realizzazione della sceneggiatura, Del Toro ed il suo collega sceneggiatore Matthew Robbins si sono ispirati ai famosi romanzi Cime Tempestose di Emily Brontë, Grandi Speranze di Charles Dickens, Rebecca – La Prima Moglie di Daphne du Maurier, e Il Castello di Dragonwyck di Anya Seton, tutte opere a sfondo horror. Del Toro riflette: “con un romanzo gotico si ottiene una grande storia d’amore con elementi soprannaturali e scene davvero spettrali”. Ad averlo ispirato c’è anche uno dei suoi scritti preferiti Lo Zio Silas dell’ autore del 19° secolo Joseph Sheridan Le Fanu, che mostra tutta la malvagità, l’orrore e l’emozione del genere.

Per del Toro, gli elementi necessari a questo genere, devono includere fantasmi e castelli fatiscenti, ed avere “i crismi di un film horror” nell’ambito di una storia d’amore classica in cui al suo centro “un personaggio verginale che scopre un segreto, un tesoro, un passato oscuro, emerge per certi versi trasformato“. E nonostante le ombre che circondano la loro storia d’amore, Thomas e Edith vivono una relazione appassionante. Eppure, se l’amore è una forma di follia, tutti i personaggi chiave della loro storia ne rimangono vittime.

Tom e Edith (foto di Kerry Hayes)

Thomas e Edith (foto di Kerry Hayes)

Crimson Peak è, secondo del Toro: “la più oscura delle fiabe“, e la ricetta classica prevede il passaggio di un personaggio verso l’età adulta. “E’ così in Alice nel Paese delle Meraviglie o La Regina delle Nevi, e nelle opere di Oscar Wilde o Hans Christian Andersen“, dice. La storia narra la ricerca dell’indipendenza, un rito di passaggio che porta il personaggio in un “viaggio attraverso l’oscurità, nello spazio geografico, tra gli oceani, e nel mondo sotterraneo“.

In linea con la personalizzazione dei suoi racconti, del Toro ha riempito la storia con molti dei suoi elementi distintivi. Alcuni, come le falene e le farfalle, sono stati ispirati dalle sue attrazioni dell’ infanzia, e in questa circostanza rappresentano Lucille ed Edith. Altri sono diventati invece dei punti fermi della sua narrazione: la nozione della scelta, la natura dell’amore, i giocattoli meccanici fatti di ingranaggi e cariche manuali, la vicinanza del protagonista al padre, ed un ambiente sotterraneo simile ad una grotta che viene utilizzato per nascondere segreti o emozioni profonde.

Guillermo Del Toro (foto di Kerry Hayes)

Guillermo Del Toro (foto di Kerry Hayes)

Ciò che attrae del Toro per apportare terrore nel suo lavoro è “l’utilizzo dei fantasmi per eliminare antidoti umani, per illuminare la storia in modo umano“. Si rifà al classico romanzo gotico e lo infonde ulteriormente con il suo approccio fantasioso, con la costruzione di una casa infestata che diventa la malta del mistero. Qui, la paura vive all’interno delle sue mura.

“Crimson Peak è stato progettato per apparire bellissimo, non solo per il piacere degli occhi, ma come proteina degli occhi”.

Guillermo Del Toro

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