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Eccessivo e inquietante, Dany Boon è Un Tirchio Quasi Perfetto

Dopo essere stato Supercondriaco, dal 16 marzo al cinema Dany Boon è Un Tirchio Quasi Perfetto, l’esordio nel genere della commedia per il regista Fred Cavayé. Oltre a Boon, la pellicola è interpretata anche da Noémie Schmidt, Laurence Arné e Patrick Ridremont.


François Gautier (Dany Boon) è un grandissimo tirchio. Risparmiare gli dà gioia, la prospettiva di dover pagare lo fa sudare freddo. La sua vita è scandita in funzione di un unico obiettivo: non mettere mai mano al portafoglio.

Una vita che tuttavia viene completamente sconvolta in un solo giorno: si innamora di una donna (Laurence Arné)  e scopre di avere una figlia di cui ignorava l’esistenza. Costretto a mentire per riuscire ad occultare il suo terribile difetto, per François cominciano i problemi. Poiché a volte mentire può costare caro, molto caro.

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Vi presentiamo ora un estratto dell’intervista rilasciata dal protagonista Dany Boon.

Tutto sommato, Un Tirchio Quasi Perfetto non è semplicemente una commedia. Senza rivelare nulla della seconda parte del film, il racconto ci conduce in un territorio più complesso e più toccante…

È questo che mi è piaciuto molto nella sceneggiatura rielaborata da Fred: la dimensione umana del racconto e l’emozione che ne scaturisce. Per me, una commedia riuscita è un film in cui si ride, ma anche in cui ci si commuove. Il progetto aveva questo respiro: una riflessione sull’umanità del personaggio di François Gautier, sulla sua tirchieria, ma anche sulla società che lo circonda e sul modo in cui ciascuno di noi percepisce gli altri… Che cos’è la generosità? Perché e come donare? Sono tutti aspetti che durante la lettura mi avevano commosso e vedendo il film concluso sono rimasto turbato dalla seconda parte, di cui effettivamente non bisogna dire niente.

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In effetti va ben oltre l’emozione: in certi momenti François Gautier è piuttosto cupo, quasi inquietante…

Sì, a volte è rude, ma in questo senso è l’immagine specchiata della vita ed è per questo che il film è vicino a quello che vivono le persone che vanno a vederlo. Un Tirchio Quasi Perfetto è costruito con la stessa struttura di un bel racconto: all’interno, tra le righe, c’è sempre un fondo drammatico piuttosto consistente… Trovo che sia un tipo di energia che giova molto a una commedia.

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