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Ennio Morricone, 90 anni di passione e musica

Sabato 10 novembre 1928, novant’anni fa, nasceva a Roma un talento straordinario che un giorno avrebbe regalato note ed emozioni a tutto il mondo: Ennio Morricone. Artista appassionato e inesauribile, Morricone è il Maestro per eccellenza, un genio della musica capace di comporre pagine immortali della storia del cinema mondiale. Tutta la sua vita e la sua arte è stata raccontata in Inseguendo Quel Suono – La Mia Musica, la Mia Vita (2016, edito da Mondadori per la collana Ingrandimenti), l’autobiografia che Morricone ha scritto con il compositore Alessandro De Rosa.

Ennio Morricone

Ennio Morricone

In occasione del suo novantesimo compleanno, Ennio Morricone ha raccontato alcune tappe fondamentali della sua esperienza umana e di compositore proprio al microfono di Alessandro De Rosa. Ricordi, aneddoti, ma anche riflessioni sulla vita, sulla morte, su tutto quello che lo emoziona. Si tratta di un documentario radiofonico per la RSI – Radio Televisione Svizzera in due parti che potete ascoltare e che vi consigliamo caldamente (QUI la prima parte, la seconda sarà pubblicata il 25 novembre). Per festeggiare il Maestro, ho deciso di intervistare Alessandro De Rosa.

Alessandro, che viaggio è stato Inseguendo Quel Suono? Come si è trovato a conversare con Ennio Morricone?

È stato un viaggio incredibile, che è durato più di quattro anni. Qualche volta tornavo a casa in lacrime, ricordo in particolare quando mi parlò la prima volta di Pasolini. Con Morricone ci conoscemmo già nel Maggio del 2005 quando gli consegnai un cd con delle mie composizioni ad una sua conferenza, ma iniziammo a conversare con l’idea di questo libro nel Luglio 2012. Inseguendo Quel Suono è uscito due anni fa ma noi continuiamo a conversare. Una grande fortuna, e al tempo stesso una grande responsabilità.

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Il successo di questo lavoro è stato clamoroso…

Un successo incredibile davvero. Tra pochi mesi sarà ufficialmente tradotto in otto lingue (il libro è stato da poco tradotto in ceco, polacco e francese, dal 1° febbraio uscirà anche negli USA, tradotto in inglese dalla Oxorf University Press), si tratta di un testo universale. Abbiamo ricevuto testimonianze e apprezzamenti da grandissime personalità della cultura e della musica americana. Primo su tutti Quincy Jones, che mi ha commosso, ma anche John Williams che si è innamorato del libro, non solo perché racconta il dietro le quinte del lavoro Morriconiano, ma anche perché premierà la lettura di tutti gli appassionati di cinema e di musica per il cinema. Io e Ennio non possiamo che essere soddisfatti. Vogliamo che questo testo diffonda il pensiero e l’arte di un genio italiano. Vuole parlare a tutti, anche alle nuove generazioni, anche a chi non ha mai fatto musica. Questo aspetto di condivisione ci sta molto a cuore.

Il titolo del libro recita anche “La Mia Musica, la Mia Vita”. La storia di Morricone sembra legare indissolubilmente Musica e Vita. Come se l’una generasse l’altra, e viceversa…

Assolutamente una genera l’altra e viceversa. Igor Stravinskij diceva: “technique is the whole man”, e questo è verissimo in molti musicisti, e anche nel caso Morricone. Ennio ha lavorato tutta la sua vita pensando e scrivendo musica. Interrogarsi quindi e ricercare sulla sua opera significa rintracciare le matrici del suo pensiero e quindi interessarsi al contesto in cui la sua identità e il suo pensiero hanno preso forma. Tra la sua musica e la sua vita c’è il suo pensiero, e Inseguendo Quel Suono secondo noi, può creare un punto di contatto fra il lettore e il pensiero di Morricone, un momento di dialogo con lui.

Alessandro De Rosa insieme a Ennio Morricone

Alessandro De Rosa insieme a Ennio Morricone

Inseguire quel suono, ovvero inseguire quella emozione. Come ci si arriva?

Forse non solo quell’emozione ma la comunicazione, e forse l’utopia. In una pagina del libro Morricone dice:

E.M. Io sto sempre inseguendo quel punto di contatto con l’altro, anche per poterlo contraddire, per farne a meno, ma tenendolo comunque in considerazione.

A.D.R. Sempre «Inseguendo quel suono», quindi?

E.M. Certo, sempre cercandolo, un suono… e forse più di uno, e la relazione fra loro, e poi ancora… ma questo è un fatto estremamente misterioso. Tanto sfuggente quanto appassionante…

“Inseguendo quel suono” è anche un verso di una poesia che Morricone dedicò alla moglie Maria sul finire degli anni ’80. In quel caso il suono della sua eco… che poi se vogliamo è l’amore che sposta e sprona alla creazione di contatto e dialogo…

2-Ennio Morricone

Musica e Cinema. Quando e come nasce il suo avvicinamento a questi due mondi in Morricone?

Entrambi gli avvicinamenti avvennero nella prima infanzia: quello alla musica dipese molto dal padre Mario, che un bel giorno gli mise la tromba in mano e lo iscrisse al conservatorio. L’avvicinamento al cinema avvenne quando iniziò ad andare a vedere i film proiettati a Roma. Poi più avanti, da ragazzino, affiancava sporadicamente il padre nei turni di sincronizzazione in quelle sale dove la musica per il cinema si incideva. Fu lì che Ennio iniziò a fantasticare su come avrebbe musicato quelle stesse sequenze per era stato chiamato a suonare la tromba col padre. Poi si distaccò da questa sua fascinazione e rimase la musica sola. Gli studi conservatoriali di composizione con Petrassi, l’esperienza di Darmstadt. Poi le vicende della vita fecero incrociare gradualmente e nuovamente i binari di musica e cinema e Morricone si ritrovò a musicare sempre più film…

Le note di Morricone hanno fatto sognare diverse generazioni. Un linguaggio universale di emozioni umane, e un suono, appunto, che ci rivela l’anima del Maestro. Secondo lei, tra tutti i Suoi innumerevoli, diversi e magnifici lavori, possiamo ritrovare un filo conduttore? Un battito, una sensibilità, una visione?

Secondo me sì. Quando ascoltiamo i grandi musicisti, o forse più in generale i grandi, possiamo cogliere qualcosa che accomuna la loro produzione. Qualcosa che cambia e che si conferma al tempo stesso. In un certo senso è curioso, perché Ennio da un lato sostiene di essere rimasto sempre uguale a se stesso, ma dall’altro di aver continuamente sperimentato e cambiato strada. Forse questa contrapposizione è divergente solo apparentemente… è uno dei misteri più interessanti di Morricone, almeno per me. Un mistero che esaminiamo nel libro. Perché scrive? Come lo fa? Queste le domande a cui volevamo dare risposta…

8-Morricone Hateful Eight

Per Morricone il 2016 fu un anno incredibile: Golden Globe prima e soprattutto l’Oscar dopo. Non un tributo alla Carriera, che peraltro aveva già ricevuto, ma un nuovo riconoscimento per una nuova musica. Quanto diventa importante – ancor di più in questi tempi – la sua figura come punto di riferimento per tutti coloro che sognano di lavorare con la musica?

Fu davvero un anno incredibile. Quelli che nomini sono premi importantissimi. Ma come Morricone ripete spesso, sono momenti, bellissimi ma momenti di grande consenso. Poi si torna in studio e si continua a scrivere, a rimettersi in discussione. A domande come la sua Ennio risponde sempre che sarà la storia, e il futuro, a decidere l’importanza di alcune musiche e di alcuni compositori. Quindi, che dire? Lo scopriremo…

Volendo oggi celebrare la Musica del Maestro e la magia del Cinema, ripenso con grande emozione alla colonna sonora di Nuovo Cinema Paradiso, con riferimento, scontato, alla sequenza finale dei baci. Possiamo ritenere forse quella musica, quel momento, quella sequenza, il punto più alto che lega Morricone alla Settima Arte?

Sicuramente quella sequenza ha un fascino incredibile e struggente, ma se mi fermo a pensare a quanti film Morricone sia riuscito a musicare in questi 55 anni nel cinema, non riesco proprio a rintracciare e a scegliere un unico singolo momento, un momento “più alto”, come mi chiede lei. In altre parole credo ci siano moltissime vette e forse per me non è tanto importante capire quale sia la vetta più alta, ma nutrirmi della loro diversa bellezza e delle loro diversità per cogliere sfumature nuove.

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Ennio Morricone compie novant’anni. Lei che lo ha accompagnato nella sua autobiografia, quale desiderio pensa che esprimerà spegnendo le sue candeline?

Compiere 90 anni rappresenta un traguardo importante. Lui arriva a questa età ancora forte, rinvigorito dalla musica. Ha un sacco di date in programma per il tour. Come ha ribadito lui stesso, i concerti gli danno vita. Soprattutto perchè sente il contatto con il pubblico. Per lui è uno scambio vitale.  

Intervista di Giacomo Aricò


EXTRA – Inseguendo Quel Suono, un libro testamento

Con Inseguendo Quel Suono – La Mia Musica, la Mia VitaEnnio Morricone ha deciso di fare il suo libro testamento, in cui racconta la sua vita e soprattutto la sua musica. Il libro è frutto di anni di incontri con Alessandro De Rosa, un giovane compositore. Quello che ne è nato è una sorta di lungo dialogo, corposo e ricco di informazioni, ricordi, approfondimenti per far capire a tutti i suoi fan quali storie e quali pensieri ci sono dietro le musiche più amate.

“È curioso osservare e riesaminare la propria vita attraverso un percorso del genere. Ad essere onesto non avrei mai pensato che lo avrei fatto. Poi ho conosciuto Alessandro De Rosa, e questo progetto si è sviluppato così gradualmente e spontaneamente che io stesso ho ripreso contatto con i fatti che emergevano, quasi senza rendermene conto, man mano”.

Ennio Morricone

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