Un Figlio A Tutti I Costi 0

Fabio Gravina, risate e riflessioni con Un Figlio a Tutti i Costi

Fabio Gravina fa il suo esordio da regista al cinema con Un Figlio a Tutti i Costi, un film – al cinema dal 1° marzo – che trae spunto da una commedia teatrale rappresentata nel 2012. La pellicola affronta con ironia un tema molto serio, come quello della difficoltà di due coniugi ultraquarantenni ad avere figli a fronte del loro forte desiderio di diventare genitori. Accanto a Fabio Gravina ci sono: Roberta Garzia, Ivano Marescotti, Paola Riolo, Gianni Ciardo, Angelo Di Gennaro, Beppe Convertini, Emanuela Tittocchia, Gino Cogliandro ‘Nduccio, Stefano Masciarelli e Maurizio Mattioli. La colonna sonora è di Gigi D’Alessio.


La situazione in cui vengono a trovarsi Orazio (Fabio Gravina) e Anna (Roberta Garzia) è di stretta attualità: la coppia può cominciare a costruire una famiglia soltanto in un’età in cui concepire un figlio comincia a risultare problematico. Per inseguire questo sogno, i protagonisti si troveranno, come accade nella vita di tutti i giorni, a seguire strade diverse, a volte anche poco ortodosse, sino a ricorrere a metodi “alternativi” collegati a credenze popolari e superstizioni.

Moglie e marito si imbatteranno in personaggi molto particolari, dal commissario implacabile (Ivano Marescotti) alla stalker (Paola Riolo) paziente dell’amico psicanalista (Stefano Masciarelli); c’è anche la partecipazione straordinaria di Maurizio Mattioli nel ruolo di medico “terapeuta” e l’ “inseminatore professionista” Beppe Convertini. Quando Anna decide di rivolgersi ad un sedicente professionista del settore, nonostante il secco rifiuto di Orazio, il destino riserva ad entrambi la sorpresa per un gustoso finale.

Roberta Grazia e Fabio Gravina

Roberta Grazia e Fabio Gravina

Questa commedia – spiega Fabio Gravina attraversa i sentimenti di chi deve fare i conti con i ritmi e le convenzioni della società attuale. Prima bisogna trovare la propria anima gemella, poi una posizione lavorativa, e alla fine, il momento giusto per un figlio arriva tardi. L’amore può fare molto ma non tutto; e non è facile trattare un argomento così personale e delicato. La sfida nel raccontare questa storia è stata puntare sulla comicità, senza cedere mai alla volgarità”.

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