Firestarter

Firestarter, Keith Thomas trasforma il romanzo di Stephen King in un nuovo film

Giovedì 12 maggio arriverà nei nostri cinema Firestarter, il film diretto da Keith Thomas che rappresenta un nuovo adattamento di uno dei thriller nati dalla penna di Stephen King e che presenta la storia di una ragazza con straordinari poteri pirocinetici che deve combattere per difendere se stessa e la propria famiglia da forze oscure che tentano di catturarla e sottometterla al loro controllo.  

Il film

Per più di un decennio, la coppia di genitori, Andy (Zac Efron) e Vicky (Sydney Lemmon) ha dovuto convivere con la disperata necessità di nascondere la propria figlia Charlie (Ryan Kiera Armstrong) da un’ombrosa agenzia federale che vuole approfittare del suo dono senza precedenti di poter generare fuoco al livello di arma di distruzione di massa. Andy ha insegnato a Charlie come gestire il proprio potere, spesso innescato dalla rabbia o dal dolore. Purtroppo, quando Charlie compie 11 anni, il fuoco diventa sempre più complesso da soffocare. Dopo che un incidente rivela il luogo in cui la famiglia si è trasferita, un misterioso agente (Michael Greyeyes) ha il compito di trovarli e prendere in consegna Charlie una volta per tutte. Ma la ragazzina ha altri piani.   

Il romanzo di Stephen King

Fra i classici più venduti nella prolifica carriera di Stephen King, Firestarter è stato pubblicato nel 1980 ed è celebrato per la sua struttura complessa e dai personaggi sfaccettati: la storia narra le vicende di una giovane ragazzina dai poteri straordinari per i quali è inseguita da un’agenzia governativa che vuole approfittare dei suoi poteri per trasformarli in armi. Il romanzo è stato trasformato in sceneggiatura per il cinema nel 1984 ed è stato interpretato da una giovane Drew Barrymore, e ora, dopo più di 30 anni, quando l’idea di riproporne una nuova versione per il 21esimo secolo ha sfiorato le menti dei produttori Jason Blum e Akiva Goldsman, già impegnati insieme per la saga di Paranormal Activity, si è stabilito che i tempi erano maturi per rimettere in piedi una produzione. “Esiste una nuova generazione di amanti del genere horror che probabilmente hanno sentito parlare del primo film, ma non lo hanno visto – spiega Blumabbiamo pensato che fosse una grande opportunità per rendere la storia più contemporanea e scoprire nuovi personaggi”.

Firestarter 1

Akiva Goldsman, aggiunge: “fra i suoi talenti, Stephen King ha la capacità di descrivere al meglio l’immaginazione dei bambini. Anche se il suo lavoro non segue le regole più convenzionali nel descrivere il confine fra naturale e soprannaturale, capiamo lo schema a cui si affida. Sono convinto che il tema più importante di questa storia coincida con la gestione del nostro dolore. In Firestarter, la rabbia di Charlie può arrivare a uccidere. Credo, perciò, che l’idea della pirochinesi – stimolata da rabbia, amore, paura – in grado di manifestarsi fisicamente e, nel caso specifico, nella forma del fuoco, sia straordinaria. Si tratta di una prospettiva unica su come affrontiamo disperazione e sofferenza”.

Keith Thomas si augura di essere stato fedele con questa trasposizione cinematografica, valorizzando la profondità del racconto di King, capace di trascendere il genere. “Firestarter non è un libro che ricorda immediatamente gli altri lavori di Stephen King – spiega il regista – si potrebbe pensare a It o a Shining. Ma in questo caso non abbiamo fantasmi o mostri, per cui si è rivelato fondamentale utilizzare questi interessanti personaggi che King ha sviluppato, dandogli una forza realistica così intensa da aumentare l’impatto e la paura”.

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Genitori che difendono i propri figli

In sintesi, Firestarter racconta le vicende di una famiglia che cerca di sopravvivere a un’esperienza in cui comunque tutti possono riconoscersi. “Sono certo che Firestarter sia in grado di parlare a tutti, in particolare a chi è diventato genitore, anche se non apprezzano i classici film horror – conclude BlumÈ la storia di genitori che arrivano a soluzioni estreme per proteggere i propri bambini, e sono certo che molti possano identificarsi con questa dinamica”.

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