(foto di Marc Haegeman)

I Jewels di George Balanchine tornano a ballare al cinema

(foto di Marc Haegeman)

Alle 16 di domenica 8 novembre, in nove multisale UCI Cinemas (elenco su www.nexodigital.it), continua la nuova stagione dei balletti del Bolshoi di Mosca con Jewels, il balletto ideato da George Balanchine che solo lo storico teatro russo ha l’autorizzazione a rappresentare e riprendere.

Dal momento in cui fu messo in scena – la prima volta nel 1967 a New YorkJewels dovette il suo successo all’originalità e alla capacità di riuscire a portare sul palcoscenico uno spettacolo di pura danza. George Balanchine, creatore e coreografo di spettacoli danzanti e non solo, concepì l’idea di realizzare una rappresentazione che fosse un trittico di puro stile, ispirato alle tre principali scuole di danza che avevano maggiormente influenzato il suo percorso.

La leggenda, desunta anche da qualche rivelazione dello stesso Balanchine, vuole che furono New York e le affascinanti vetrine di gioielli della Fifth Avenue gli spunti ai quali ispirarsi per realizzare un balletto che è elogio della bellezza della danza e della preziosità delle gemme rifinite con la stessa perfezione che Balanchine voleva ogni volta raggiungere nei movimenti dei propri ballerini.

jewels

Il balletto si suddivide in tre parti. La prima è Smeraldi (Emeralds), l’omaggio poetico alla scuola romantica francese; la seconda Rubini (Rubies), omaggio alla tradizione americana dei musical di Broadway e del Jazz; l’ultima, Diamanti (Diamonds) è l’evocazione della tradizione e dei classici del balletto russo. La rappresentazione nel suo complesso, con straordinari brani tratti dal repertorio di Georges Fauré, Igor Stravinsky e Tchaïkovski, risulta essere uno straordinario divertissement all’insegna dei colori delle gemme preziose.

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