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Il Sapore della Ciliegia, la lezione magistrale di Abbas Kiarostami

Sono passati vent’anni dall’uscita de Il Sapore della Ciliegia, capolavoro del Maestro iraniano Abbas Kiarostami, scomparso lo scorso 4 luglio 2016. Una pellicola che vinse la Palma d’Oro come Miglior Film al 50º Festival di Cannes del 1997.

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Periferia di Teheran: un uomo, il signor Badii (Homayon Ershadi), vaga con la sua auto in cerca di aiuto: medita infatti il suicidio, ha scavato la propria fossa e desidera che qualcuno venga il mattino seguente a ricoprirne il corpo con della terra, nel caso che abbia attuato il proposito. Offre perciò del denaro a tre sconosciuti. Il primo, un ragazzo di leva, spaventato dalla proposta, fugge. Il secondo, un seminarista, rifiuta di collaborare a quello che per la sua religione è un gesto sacrilego. Soltanto l’ultimo accetta. È un anziano impiegato del museo di scienze naturali, il signor Bagheri. Ma ha una storia da raccontare a Badii. Anch’egli, anni prima, ha coltivato la stessa intenzione; se ne è però dissuaso assaporando il gusto del frutto di un gelso.

“Questo film vuole essere una riflessione sul fatto che tutti abbiamo il potere di scegliere di vivere e che solo dopo aver compiuto questa scelta viviamo meglio”.

Abbas Kiarostami


EXTRA – L’edizione speciale in Home-Video

L’edizione speciale distribuita dalla BIM, oltre al DVD del film e il contenuto speciale con la versione restaurata del cortometraggio Il Coro (1982), è impreziosita dal libro Il Vento e la Foglia – Poesie Scelte, una selezione di oltre 190 componimenti del Maestro iraniano con, a fronte,  il testo originale persiano.

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Poesie come istantanee che catturano gesti quotidiani, dettagli della natura, ricordi di cui sono impregnate le case, gli oggetti, i suoni. Frammenti che tratteggiano l’esistenza attraverso una parola nuda d’ornamenti, efficace nella sua immediatezza. Simili agli haiku giapponesi per i toni semplici, l’assenza di titoli e l’estrema concisione, i versi di Kiarostami lasciano spazio alle suggestioni del lettore e a un’indagine introspettiva che prende corpo grazie ad una scrittura fortemente visiva. I suoi componimenti sono infatti frutto di una carriera polivalente dove cinema, letteratura e fotografia s’intrecciano fino a formare un’unica trama che racconta la vita in tutte le sue sfumature.

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