"The Act Of Killing"

Joshua Oppenheimer, quando i documentari e il cinema sono “bigger than life”

"The Act Of Killing"

Da giovedì 8 aprile sulla piattaforma IWonderfull arrivano tre grandi documentari sul fare cinema come gesto catartico di liberazione e presa di coscienza. E quando il confine tra finzione e realtà è labile, si entra in una nuova dimensione, Bigger than Life. Il film della settimana sono: The Act of Killing, il documentario cult candidato all’Oscar di Joshua Oppenheimer, Nothingwood Party, la storia di Salim Shaheen, leggenda del cinema afghano; Snow Monkey, cinema che riporta alla vita i bambini segnati dalla guerra offrendo loro il dono di creare immagini.

"Nothingwood"

“Nothingwood Party”

Joshua Oppenheimer

Joshua Oppenheimer è uno dei più grandi documentaristi viventi. The Act of Killing, film della settimana di IWONDERFULL, è il suo primo lungometraggio ed è un capolavoro sconvolgente. Quarantacinque anni dopo il genocidio di un milione di persone, il regista americano va in Indonesia per cercarne i responsabili, i militari del movimento Pancasila che dopo il colpo di stato del 1965 hanno ucciso tutti i possibili oppositori del regime. Oppenheimer li trova e loro raccontano le loro storie, mettendole in scena come in un film. Cinema nel cinema, per raccontare e al contempo fare la Storia. Film straordinario, candidato all’Oscar come miglior documentario, premio che sarebbe arrivato con il seguito The Look of Silence, entrambi film della Unipol Biografilm Collection. L’uscita di The Act of Killing su IWonderfull è accompagnata da una Masterclass dedicata a Joshua Oppenheimer, in cui ci racconterà il mistero del suo fare cinema e come si è avvicinato a uomini così pericolosi.

Nothingwood Party

La Prima Visione IWonderfull della settimana è Nothingwood Party, diretto dalla giornalista francese Sonia Kronlund. Salim Shaheen ama il cinema più di qualunque altra cosa. Maestro della serie Z, ha girato oltre 100 film praticamente a budget zero, con una troupe ridotta all’osso e attori non professionisti. Tutto questo in Afghanistan, nazione perennemente in guerra, ma nonostante ciò Shaheen non ha mai rinunciato al suo sogno.

"Snow Monkey"

“Snow Monkey”

Snow Monkey

Restiamo in Afghanistan con la I Wonder Story della settimana, per l’esattezza a Jalalabad, dove l’artista e attivista per la pace australiano George Gittoes insediò nel 2011 un centro per le arti, fondando anche una casa di produzione specializzata nella realizzazione in film dedicati alla comunità pashtun, il popolo che vive tra Pakistan meridionale e Afghanistan settentrionale. Secondo Gittoes, arte e cultura sono fondamentali per combattere le inumane condizioni in cui si viene a trovare la popolazione di un paese in guerra. Partendo prima di tutto dai giovanissimi, bambini che vivono in una situazione di trauma e pericolo costanti e a cui Gittoes mette in mano delle telecamere per raccontare la loro quotidianità. Snow Monkey è un documento di eccezionale potenza cinematografica ed emotiva, vincitore del Premio del Pubblico al Biografilm Festival 2016 e inserito nella Unipol Biografilm Collection.

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