La Piazza Della Mia Città Bologna E Lo Stato Sociale 0

La Piazza Della Mia Città, Bologna e Lo Stato Sociale raccontati da Paolo Santamaria

Dal 16 luglio – distribuito da I Wonder Pictures e Unipol Biografilm Collection con il sostegno della Regione Emilia-Romagna – arriva nei cinema La Piazza Della Mia Città – Bologna e Lo Stato Sociale, il documentario diretto da Paolo Santamaria che torna a raccontare una band, Lo Stato Sociale, e la sua città, Bologna, dopo il suo precedente lavoro Ex-Otago – Siamo Come Genova.

La Piazza Della Mia Città Lo Stato Sociale 1

Il film

Bologna, giugno 2018. Il concerto in Piazza Maggiore de Lo Stato Sociale, la band che ha portato l’indie italiano sul palco del Festival di Sanremo, diventa la colonna sonora per raccontare una delle piazze più iconiche d’Italia e la città magica che si muove intorno. Grazie ad un cast di star di primissimo piano del mondo dello spettacolo, la musica diventa protagonista di un indimenticabile documentario diretto da Paolo Santamaria che racconta aneddoti, curiosità e ricordi legati a Bologna, alla storia d’Italia e ai suoi personaggi.

Un racconto corale

Il documentario è un racconto corale che parte dalle riprese del memorabile concerto in Piazza Maggiore a Bologna del gruppo musicale Lo Stato Sociale e si arricchisce, frame dopo frame, di interviste (Gianni Morandi, Luca Carboni, Matilda De Angelis, Luis Sal e tanti altri) immagini d’archivio, voci e musiche trascinanti che ritraggono in modo suggestivo “la Dotta, la Grassa, la Rossa” e l’indiscutibile fascino che caratterizza il vivace e antico capoluogo dell’Emilia-Romagna.

Bologna 12 giugno 2018 - Concerto in Piazza Maggiore de Lo Stato Sociale

Uno spazio di condivisione

La Piazza Della Mia Città – Bologna E Lo Stato Sociale vi farà ballare al centro di una delle piazze più iconiche d’Italia e vi farà innamorare di Bologna, una città che si trasforma e pullula di vita. Mai come in questo momento, La Piazza Della Mia Città diventa un sogno proibito, poiché descrive l’amore per la piazza quale luogo fisico, di contatto umano, di condivisione sociale, di arricchimento culturale. Uno spazio non più condivisibile in emergenza sanitaria che speriamo tornerà presto a svolgere la sua funzione di cuore di ogni comunità.

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