La Scuola Non è Secondaria 0

La Scuola Non è Secondaria, il documentario in formato DAD di Valtellina e Vitali

Un docente in cattedra davanti allo schermo, l’aula è vuota, gli studenti sono “collegati”: mi sentite? Mi vedete? È la DAD, l’ormai celebre Didattica a distanza. Dal 25 maggio arriva nelle sale La Scuola Non è Secondaria, l’ultimo film documentario realizzato da Alberto Valtellina e Paolo Vitali durante i recenti mesi di lockdown e limitazioni e che dura quanto una lezione DAD. Un racconto di come negli ultimi mesi si è faticosamente cercato di difendere l’idea di una comunità educante.

Il documentario

A fine ottobre, con la nuova ondata pandemica, come tutte le altre scuole secondarie superiori, il Liceo Mascheroni di Bergamo è costretto a chiudere e a riavviare la cosiddetta “Didattica a distanza”: l’accesso all’edificio scolastico viene limitato ai soli docenti. Il film documenta quel momento, il più estremo e drammatico dell’anno scolastico, quando i ragazzi sono costretti a casa e gli insegnanti fanno didattica nelle aule deserte. Ne emerge un ritratto inedito, che testimonia di una comunità scolastica provata, sospesa tra angoscia e speranze, umorismo e malinconia, rassegnazione e voglia di reagire.

Alberto Valtellina racconta…

Io e Paolo Vitali, dopo Il Condominio Inclinato, abbiamo intrapreso insieme una nuova avventura, nata dall’attività di insegnamento di Paolo, docente di disegno e storia dell’arte al Liceo Mascheroni. Obiettivo documentare le forme in cui la didattica della scuola secondaria superiore si è dovuta adattare all’emergenza pandemica. Giornate passate in aule vuote: gli studenti appaiono sotto forma di voci storpiate, francobolli, mezzibusti, iniziali di nomi e icone.  Ho subito pensato alla possibilità di intervenire con la macchina da presa per raccontare e fissare, da osservatore estraneo, questo momento improbabile quanto difficile. Quando ci è stato concesso di girare le immagini all’interno della scuola, io e Carlo Valtellina, che ha curato la fotografia, abbiamo posato la macchina da presa sul treppiede, verso l’unica presenza umana superstite, il docente, e registrato immagini e suoni nelle aulee, nei laboratori, nei corridoi, nei cortili. L’architettura del liceo si presta a un racconto da Deserto dei Tartari, con quello strano dialogo tra gli edifici storici e gli inserti recenti. Il film dura 45 minuti, come una lezione Dad. Il suono del trombone del maestro Guido Tacchini accompagna come un’elegia di sottofondo le immagini, risuonando tra i corridoi vuoti, nelle aule “sanificate” a fine lezione dagli insegnanti”.

La Scuola Non è Secondaria 1

Centro del film è il momento in cui Giuliana, l’insegnante di latino, invita i suoi studenti a resistere, attraverso le parole di Seneca che, nella lettera a Lucilio scrive: «Alcuni momenti ci vengono portati via, alcuni vengono sottratti, alcuni scorrono via. (…) Afferra tutti i momenti; così accadrà che tu dipenda meno dal domani, se porrai mano all’oggi». Il filmato è un surreale e personale documento di questo periodo. Servirà come monito per il futuro? A memoria, da Cicerone (non è vero: copio dal sito Treccani!): Historia vero testis temporum, lux veritatis, vita memoriae, magistra vitae, nuntia vetustatis: «la storia è testimone dei tempi, luce della verità, vita della memoria, maestra di vita, messaggera dell’antichità». Speriamo“.

Leave a Comment