Dal manifesto di "Libera Uscita" realizzato da Benedetta C. Vialli

Libera Uscita di Michele Saia, due diverse visioni della violenza sulle donne

Dal manifesto di "Libera Uscita" realizzato da Benedetta C. Vialli

Nella simbolica data del 25 Novembre – Giornata Internazionale Contro la Violenza Sulle Donne – è partita la campagna di raccolta fondi su Produzioni dal Basso, prima piattaforma italiana di crowdfunding e social innovation,  per raccogliere i fondi necessari a produrre Libera Uscita, il nuovo cortometraggio scritto e diretto da Michele Saia che inquadra il tema della violenza sulle donne in due diverse versioni.

Libera Uscita

1997, Pietro e Francesco (Leonardo Di Pasquale) vivono in un convitto, lontano dalle proprie famiglie. Pietro si trova lì per motivi di studio mentre Francesco per tentare una carriera da calciatore. La timidezza impedisce a Pietro di vivere appieno le esperienze tipiche della sua età. Al contrario Francesco, bello, sicuro di se e fortemente competitivo, vive con grande determinazione ogni situazione. Poi c’è Ramona che comprenderà a sue spese che il sentimento che prova per Francesco non è ricambiato, in un contesto sociale capace di tessere quella visione stereotipata dei generi che distorce la realtà e spesso sfocia nella violenza.

Due punti di vista

Libera Uscita mostra come la violenza sulle donne viene argomentata in due maniere (dagli uomini ma spesso anche dalle stesse donne): “normalizzata”, quando non si ha la percezione della gravità delle proprie azione e si minimizza o “romanticizzata”, quando si giustificano le proprie azione con un amore distorto, una contorta premura, così da rendere tutto ammissibile.

Il regista Michele Saia (Foto di Barbara Tucci)

Il regista Michele Saia (Foto di Barbara Tucci)

Le conseguenze delle nostre azioni

 Ambientare questa storia a fine anni ‘90 è una scelta ben precisa che ha permesso di prendere le distanze da un argomento oggi tanto dibattuto. L’idea di creare dibattito sul film è l’obiettivo primario di questo lavoro che non ha intenzione di portare avanti una denuncia, ma si limita a offrire degli spunti di riflessione che ognuno può tradurre in base al suo paradigma. Dopo Io Non Ho Mai, con Libera Uscita il regista Michele Saia racconta come i sentimenti, l’amore e la sessualità possono essere vissuti in maniera del tutto differente e come spesso ci si sofferma troppo poco a riflettere sulle conseguenza delle nostre azioni.

“Ogni giorno, quello che scegli, quello che pensi e quello che fai è cio che diventi”.

Per maggiori informazioni sulla campagna e sulle ricompense previste: https://www.produzionidalbasso.com/project/libera-uscita-short-film/

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