L'Uomo Fedele 0

Louis Garrel è L’Uomo Fedele, un film (non) sentimentale

Dall’11 aprile è nei nostri cinema L’Uomo Fedele, il film diretto da Louis Garrel che lo ha anche sceneggiato (insieme a Jean-Claude Carrière) ed interpretato al fianco di Laetitia Casta e Lily-Rose Depp. Tra ironia e suspense, il film indaga con ironia sulle dinamiche dell’amore, tra incontri, seduzione e gelosie.

Il film

Otto anni dopo essersi lasciati, Abel (Louis Garrel) e Marianne (Laetitia Casta) si ritrovano al funerale di Paul, il miglior amico di lui. Questo tragico evento si rivela in realtà di buon auspicio: Abel e Marianne tornano insieme. Così facendo, però, suscitano la gelosia di Joseph, il figlio di Marianne, e soprattutto di Eve (Lily-Rose Depp), la sorella di Paul da sempre segretamente innamorata di Abel.

Louis Garrel e Laetitia Casta

Louis Garrel e Laetitia Casta

Un film sui sentimenti non detti

Il secondo film da regista di Garrel indaga l’enigma amoroso, con finezza e ironia, cesellando un seducente studio hitchcockiano sui nostri sentimenti più profondi. L’enfant prodige Garrel ha scelto un mènage á trois per dare vita a una commedia romantica e divertente sui rapporti interpersonali: “in questo film non si conosce lo stato mentale dei miei personaggi – ha spiegato l’attore e regista – non parlano mai delle loro emozioni. In questo senso, non si tratta di un film sentimentale“. Per Garrel “l’interesse drammatico dipende dal fatto che il pubblico, ritrovandosi senza un accesso ai sentimenti dei personaggi, ha la possibilità di proiettare qualsiasi cosa su di loro“.

Louis Garrel e Lily-Rose Depp

Louis Garrel e Lily-Rose Depp

Un Buster Keaton in una commedia di buone maniere

Parlando del proprio personaggio, Louis Garrel afferma: “ho immaginato Abel come un innocente, qualcuno che è costantemente sul punto di rinascere. È sbalordito da tutto, nello stile dei grandi eroi dell’era del muto, come Buster Keaton, che non cerca di scoprire la ragione quando un vaso di fiori cade sulla sua testa, ma piuttosto si chiede se sta sanguinando“. Infine l’ultima considerazione su L’Uomo Fedele: “volevo costruire questo film come una storia breve: un cortometraggio, insolito, sorprendente e fresco, l’antitesi di un pesante dramma psicologico. In sostanza, è una commedia contemporanea di buone maniere“.

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