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Matilda De Angelis, trauma e lotta contro la paura in Atlas

Presentato in Concorso al 67° Taormina Film Festival, giovedì 8 luglio arriva nelle sale Atlas, l’opera seconda scritta e diretta da Niccolò Castelli che ha come protagonisti principali Matilda De Angelis e Helmi Dridi.

Il film

Appassionata di arrampicata, Allegra (Matilda De Angelis) è vittima di un attacco terroristico che costa la vita ai suoi amici. Annientata dal senso di colpa e dal desiderio di vendetta si ritira nella sua solitudine. I suoi cari sono impotenti. Così, per tornare a godere della vita Allegra deve intraprendere una lunga lotta contro se stessa. In questo contesto incontra Arad (Helmi Dridi), un giovane rifugiato del Medio Oriente: la fiducia nel diverso rimane un difficile ostacolo.

Niccolò Castelli racconta…

La necessità di scrivere Atlas è arrivata circa 10 anni fa, in un momento molto particolare, decisivo. Proprio come succede con l’attuale pandemia, che tocca molti aspetti della nostra vita, allora ebbi la sensazione che qualcosa si stesse insinuando nella nostra quotidianità senza più abbandonarci: la paura. Come molti della mia generazione, avevo la sensazione di vivere su un’isola neutrale, libera e felice, riparata dal resto del mondo, d’un tratto, però, ci siamo resi conto che non potevamo estraniarci dal tutto. Siamo parte di questo mondo“.

Atlas 1

La protagonista del mio film, Allegra, assapora la piena libertà prima del drammatico evento che cambierà la sua vita. Crede di avere davanti un futuro radioso, pronto da cogliere. Quando impatta con la realtà – dura, nuda e cruda come la roccia delle nostre montagne – l’effetto è devastante. Atlas è il tentativo di capire come sia possibile superare le nostre paure nell’incontro e nell’apertura verso il diverso. Per sentirci veramente liberi, come sulla vetta di una montagna a contatto con il cielo, forse dobbiamo aprirci all’altro. In un momento in cui tutti anelano alla libertà, Atlas racconta di un grande sforzo per una sua reale conquista“.

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