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Nicolas Cage valoroso capitano di USS Indianapolis

A pochi giorni di distanza da quel lontano e fatidico 30 luglio del 1945, arriva oggi nelle sale italiane USS Indianapolis, un action, diretto da Mario Van Peebles, basato su fatti realmente accaduti, che porta sul grande schermo la coinvolgente storia dell’incrociatore militare affondato durante la Seconda Guerra Mondiale e dei suoi uomini, diventati eroi. A guidare il cast è Nicolas Cage.


Durante la Seconda Guerra Mondiale la USS Indianapolis si distingue come uno degli incrociatori più veloci e temuti della marina americana e sotto il comando del valoroso capitano Charles McVay (Nicolas Cage) il suo equipaggio combatte con coraggio le più importanti battaglie sul fronte del Pacifico. Nel luglio 1945 a McVay e ai suoi marinai viene affidata una missione top secret: operare in gran segreto il trasporto di una delle due bombe atomiche che metteranno fine alla guerra. Ma durante la traversata la USS Indianapolis viene affondata dall’attacco di un sommergibile giapponese.

Vista la segretezza della missione la nave non viene data per dispersa e il suo equipaggio abbandonato per 5 interminabili giorni nel Mare delle Filippine infestato di squali. Dei 1197 membri dell’equipaggio solo 317 uomini vengono ritrovati ancora in vita da un velivolo della US Navy durante un normale volo di pattugliamento. Per nascondere le proprie colpe agli occhi dell’opinione pubblica, qualche mese dopo il disastro il Governo degli Stati Uniti chiama McVay a giudizio davanti la Corte Marziale. La tragedia dell’Indianapolis e il processo a McVay restano una delle pagine più drammatiche della storia militare americana.

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Ben prima che le telecamere si accendessero Richard Rionda Del Castro e Cam Cannon avevano deciso di scrivere la sceneggiatura del film per raccontare la vera storia dei membri dell’equipaggio dell’Indianapolis a partire dalla mezzanotte di quel fatidico 30 luglio 1945: “ho prodotto questo film per rendere omaggio all’ultimo equipaggio dell’USS Indianapolis, per dare a quegli uomini e alle loro famiglie i riconoscimenti che meritavano – racconta Rionda Del Castro e per far sì che in tutto il mondo le nuove generazioni conoscano la storia straziante di questi eroi”.

Mentre era in corso un dettagliato lavoro di ricerca fra i sopravvissuti e la Marina militare americana, gli atti giudiziari, i documenti storici, gli sceneggiatori si sono imbattuti nella Second Watch (‘seconda guardia’), un’organizzazione formata da famigliari, amici e sostenitori degli uomini dell’USS Indianapolis. La dichiarazione d’intenti del loro statuto recita: “Nonostante l’USS Indianapolis sia affondata, la memoria del suo equipaggio resta viva. L’impegno di Second Watch vuole preservare la memoria dell’USS Indianapolis e diffondere la sua storia, attraverso i racconti, le emozioni e le avventure”. Second Watch è così diventata parte integrante del progetto e ha fornito dati storici, documenti e foto dei sopravvissuti e delle loro famiglie. E, soprattutto, i contatti con i sopravvissuti ancora in vita.

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Fra gli intenti dei produttori c’è sempre stata l’idea di portare sul set il maggior numero possibile di sopravvissuti e di famiglie dei marinai dispersi in mare, per rassicurarli che il film avrebbe reso omaggio all’USS Indianapolis e al suo equipaggio come sarebbe dovuto accadere nel 1945. “Questi uomini sono stati degli eroi – afferma Patricia Eberleerano persone comuni, che hanno rischiato la propria vita con coraggio per difendere il nostro paese e il nostro diritto alla libertà. E non hanno mai ottenuto il meritato riconoscimento per quello che hanno fatto. L’USS Indianapolis e il suo equipaggio hanno giocato un ruolo centrale a fine guerra”.

Il film racconta una storia importante, che non va dimenticata: “non si poteva far cadere nell’oblio questi uomini – racconta Nicolas Cagedopo aver incontrato questi sopravvissuti, ho pensato che erano, e sono, uomini straordinariamente forti e ostinati. La dimostrazione è che sono ancora qui con noi: abbiamo voluto onorarli, sono dei veri eroi”.

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Guardando indietro Rionda Del Castro vede l’intera esperienza di USS Indianapolis ‒ scrittura, produzione, montaggio e vendita ‒ come un’impresa enorme: “ma non è nulla in confronto a quella compiuta dai membri dell’equipaggio, ai momenti di orrore che hanno attraversato, tutti loro, i sopravvissuti, i dispersi in mare e le loro famiglie. Credo davvero che le anime di tutti gli uomini dell’USS Indianapolis siano stati con noi fin dall’inizio, e lo sono ancora”.

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