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Ordet e Gertrud, gli ultimi capolavori di Carl Theodor Dreyer

Domenica 10 e domenica 24 febbraio, presso il MIC – Museo Interattivo del Cinema, Fondazione Cineteca Italiana presenta due appuntamenti con il cinema di Carl Theodor Dreyer, regista e sceneggiatore danese il cui stile, rigore espressivo e tematiche lo hanno reso uno dei massimi esponenti della settima arte.

"Ordet"

“Ordet”

Due capolavori

In programma due dei suoi più conosciuti capolavori (nonchè suoi ultimi lavori): Ordet – La Parola (1954), che gli valse il Leone d’oro alla Mostra del cinema di Venezia, un’opera incentrata sul rapporto fra società e religione, e Gertrud (1964), ritenuto da molti il suo testamento artistico, storia di una donna alla ricerca dell’amore assoluto.

Il programma

Domenica 10 febbraio h 17.15 – Ordet – La Parola
Carl Theodor Dreyer, Danimarca, 1954, b/n, 124’, (versione originale con sottotitoli in italiano). Con Henrik Malberg, Emil Hass.

Borgen, l’anziano proprietario di una fattoria, ha tre figli: Mikkel, Johannes e Andersen. Il primo è ateo e sposato. Johannes è affetto da mania religiosa. Il più giovane, Andersen, vorrebbe sposare la figlia di un sarto ma deve combattere contro l’opposizione dei genitori.

"Gertrud"

“Gertrud”

Domenica 24 febbraio h 17.00 – Gertrud
Carl Theodor Dreyer, Danimarca, 1964, b/n, 119’ (versione originale con sottotitoli in italiano). Con Nina Pens Rode, Bendt Rothe.
Gertrud, donna non più giovane ma ancora attraente, vive un infelice matrimonio con un uomo politico. Conoscerà un giovane musicista con cui intraprende una relazione, destinata a fallire anch’essa.

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