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Press, il film sul giornalismo che inventa False Verità

Paolo Bertino e Alessandro Isetta hanno fatto il loro esordio alla regia con PressStorie di False Verità, un commedia girata a Torino e presentata come evento speciale allo scorso Torino Film Festival. Il film, incentrata su un mondo del “giornalismo” disperato e pronto a tutto, è da ieri nelle sale di Torino, Ivrea, Piossasco e poi dal 14 luglio a Tortona e Fossano.


Maurizio (Marco Acampa) e Luca (Gianluca Guastella) sono due dipendenti di una rete televisiva regionale (Rete Unita 2). Maurizio è un giovane giornalista intraprendente, Luca è il suo cameraman. Preoccupato per gli imminenti tagli al personale e stanco dei servizi che gli vengono affidati, Maurizio decide di renderli più interessanti e curiosi, inventandoli in parte. Luca partecipa malvolentieri all’operazione.

I servizi giornalistici vengono “ritoccati” in maniera sempre più spudorata, ed hanno sempre più successo, ma tra Luca e Maurizio nasce un forte conflitto sull’etica del lavoro.  Il direttore (Alberto Barbi), venuto a sapere della falsità dei servizi proposti dai suoi dipendenti, convoca Maurizio nel suo ufficio informandolo che se la verità dei fatti trapelasse al di fuori del loro dialogo, la responsabilità del grave gesto cadrà unicamente su Maurizio; la rovina della sua carriera.

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Il termine ultimo dei taglia al personale si avvicina e Maurizio nonostante tutto è ancora tra i principali candidati al licenziamento, in più annebbiato dal bisogno incessante di far successo, decide di inventarsi l’ultima notizia, sconcertante, stupefacente e che faccia scalpore.  Il loro servizio, verrà accolto con applausi e ovazioni dai colleghi, come i due protagonisti avrebbero voluto, questa volta però il successo dovrà fare i conti con la loro umanità.

Press è una commedia che fa ridere ma anche riflettere, su una categoria, quella dei giornalisti, che ogni giorno di più è disposta a dimenticarsi dei principi deontologici ed etici. Ma soprattutto di valori e ideali umani che in questo mondo sempre più rapido, superficiale e virtuale, sembrano essere spazzati via.

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