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Regole e amore obbligatorio nel provocatorio The Lobster di Yorgos Lanthimos

Uscirà domani al cinema The Lobster il primo film in lingua inglese di Yorgos Lanthimos, premiato all’ultimo Festival di Cannes con il Premio della Giuria. Girata in Irlanda, questa provocatoria pellicola  – che vede protagonisti Colin Farrell e Rachel Weisz – è destinata ad entrare nella storia del cinema cult.

The Lobster (L’Aragosta) è una storia d’amore non convenzionale ambientata in un futuro prossimo, dove i Single, secondo quanto stabiliscono le regole della Città, vengono arrestati e trasferiti nell’Hotel, dove sono obbligati a trovarsi un partner entro 45 giorni. Se falliscono vengono trasformati in un animale a loro scelta e liberati nei Boschi, dove possono trovare i loro simili e accoppiarsi.  Un uomo disperato fugge dall’Hotel e va nei Boschi, dove vivono i Solitari; lì s’innamorerà, trasgredendo alle regole.

Il nostro protagonista disperato è David (Colin Farrell), un uomo sulla quarantina con occhiali e baffetti dallo sguardo buffo. La separazione dalla moglie lo porta ad essere imprigionato nell’Hotel, dove arriva in uno stato depressivo, pervaso da un acuto senso di solitudine. Per questo si è portato dietro il suo cane. Individuo imperscrutabile, David accetta mestamente tutte le tediose, complesse e inflessibili regole che la Direttrice dell’Hotel (Olivia Colman) gli elenca come se fosse un poliziotto carcerario. Quando gli chiede che animale desidera diventare in caso di fallimento, lui risponde “un’aragosta, perché vive a lungo e nuota nel mare, il mio luogo preferito”.

John Reilly, Ben Whishaw e Colin Farrell (foto di Despina Spyrou)

John Reilly, Ben Whishaw e Colin Farrell (foto di Despina Spyrou)

Enigmatico e talvolta sorprendente, David è un uomo semplice che si ritrova in un universo misterioso. Fin da subito lo vediamo fare amicizia con l’Uomo Zoppo (Ben Whishaw) e l’Uomo con il difetto di pronuncia (John Reilly): insieme formano un trio che va a caccia della salvezza, quella compagna con cui tornare in Città. Sullo schermo vediamo Uomini e Donne guardarsi, stuzzicarsi, emozionarsi e deprimersi, in un simbolico balletto del corteggiamento, fatto di bugie e provocazioni. I dipendenti dell’Hotel mostrano, recitando, quanto sia importante vivere in coppia: se la donna cammina da sola al parco verrà stuprata, parimenti se l’uomo single si ingozza mentre mangia, muore soffocato. Due nefasti esiti che non accadrebbero se avessero rispettivamente un compagno e una compagna.

Ma il vero obiettivo della Direzione è quello del raggiungimento dell’Amore Vero. Un sentimento che vada oltre al contatto fisico e allo scambio di fluidi. Per questo, inoltre, nell’Hotel è vietato masturbarsi e chi viene sorpreso nel compiere tale infrazione (peccato, dal punto di vista cattolico), viene severamente punito (solo le cameriere possono “aiutare a sfogarsi” gli uomini con una particolare tecnica di strofinamento). In questa astinenza imposta, pulsione ed emozione si mescolano e non si distinguono più.

I dipendenti dell'Hotel mostrano quanto è importante vivere in coppia

I dipendenti dell’Hotel mostrano quanto è importante vivere in coppia

Se l’Uomo Zoppo finge di avere lo stesso problema al naso della compagna con cui esce dall’Hotel, il nostro David fingerà di essere cinico e senza sentimenti esattamente come la Donna Spietata (Angeliki Papoulia), con cui tenta di costruire una relazione che lo possa portare fuori da quel carcere che non sopporta più. Ma l’amore non si costruisce sulla menzogna, così i due arriveranno ad un punto di rottura che porterà David a fuggire nei Boschi tra i Solitari, persone che rifiutano ogni tipo di relazione e che, una volta fuggiti dall’Albergo vivono mimetizzati nella Natura.

La comunità dei Solitari, periodicamente attaccata dai Single-Cacciatori (ogni Solitario catturato comporta per i Single un giorno in più di permanenza nell’Hotel) è però allo stesso modo dominata da un capo autoritario e crudele (Léa Seydoux). Ai Solitari è concesso scavarsi la propria fossa, mentre non possono stabilire nessun contatto. Sarà proprio nei Boschi che David incontrerà La Donna Miope (Rachel Weisz). Tra i due nascerà un amore proibito che porterà a durissime conseguenze.

Rachel Weisz è la Donna Miope

Rachel Weisz è la Donna Miope

La sceneggiatura di The Lobster è stata scritta da Lanthimos assieme al suo collaboratore di lunga data, il pluripremiato sceneggiatore Efthimis Filippou. Al centro ci sono i temi della vita, delle persone, dei rapporti e dei comportamenti umani, come spiega più dettagliatamente Lanthimos: “L’idea di questo film è nata dalle discussioni su come le persone sentono la necessità di trovarsi costantemente in una relazione amorosa, sul modo in cui alcuni vedono coloro che non hanno una relazione; su come si venga considerati falliti se non si sta con qualcuno; su cosa arrivano a fare certe persone pur di trovarsi un compagno; sulla paura; e su tutto ciò che ci succede quando cerchiamo un partner”.

Bastava osservare sia gli amici che gli sconosciuti– sottolinea Filippou e poi riflettere su come vivono e reagiscono di fronte a situazioni differenti. La necessità principale era quella di scrivere qualcosa sul tema dell’amore. Perciò abbiamo cercato di pensare all’attuale significato dell’amore per gli esseri umani; a come sia collegato al concetto di solitudine e di compagnia”. Il film descrive due mondi diversi: “Un mondo dove vivono le coppie, opposto a un mondo dove vivono i solitari. Il film cerca di descrivere com’è avere un compagno e com’è stare da soli nella vita”.

Lea Seydoux, il capo tiranno dei Solitari

Léa Seydoux, il capo tiranno dei Solitari

La storia è vista attraverso la vicenda di David, quell’uomo che si ritrova da solo dopo dodici anni di matrimonio, improvvisamente detenuto in un Hotel in cui deve obbligatoriamente indossare un’uniforme particolare e seguire un programma rigoroso. Un sistema di regole che troverà anche nei Boschi, come spiega Colin Farrell: “coloro che mettono in discussione il sistema vivono nella foresta e dedicano la propria vita ad essere il contrario di quello che l’Hotel stabilisce: si dedicano alla solitudine assoluta. Ascoltano la musica, danzano ascoltando la musica attraverso le cuffie, quindi danzano da soli. Se qualcuno si trova in pericolo si astengono dall’aiutarlo, e flirtare è rigorosamente proibito, si sta soli, non si cercano compagni”.

La cosa sorprendente è che anche i Boschi sono lo sfondo di un regime ugualmente repressivo e malato:  “si potrebbe pensare che lasciare un sistema così indottrinato come quello dell’Hotel per andare nella foresta significhi ottenere la libertà da tutte le regole e strutture dell’Hotel – spiega Farrellma si capisce che qualsiasi tipo di struttura dominante, o di regola dura, imposta sugli esseri umani, prima o poi, si rivela innaturale. In sostanza, il mondo dei Solitari è ugualmente, se non addirittura maggiormente, brutale di quello dell’Hotel”.

David e la Donna Miope fuggono verso la Città

David e la Donna Miope fuggono verso la Città

Nel Bosco David incontra una persona verso la quale scopre di provare una profonda connessione, quella Donna Miope, interpretata da Rachel Weisz che descrive così i Solitari: “sono dei rinnegati che vivono in contrasto con le regole di questo mondo. Vivono una vita solitaria; nella quale è permesso avere delle amicizie e fare conversazione ma è vietato flirtare, baciarsi e toccarsi, perché è obbligatorio stare da soli. La regola è: bisogna rimanere single, si tratta di un universo molto regolamentato”.

Un sistema di regole, anche crude e violente, che a John Reilly, riflettendo sullo stile e le tematiche del film, ricorda un genio del cinema: “volendo fare dei paragoni con altri film, mi vengono in mente solo i film di Kubrick, dove tutto viene presentato in maniera naturale e realistica, mentre le circostanze del mondo che raccontano sono particolarmente bizzarre. A volte è anche tutto molto divertente, in modo dark: è disturbante e molto divertente allo stesso tempo”.

Sarà amore vero?

Sarà amore vero?

Amaro, divertente, violento, crudele, romantico: il film di Lanthimos è un’allegoria moderna sulla condizione umana incentrata sul modo in cui ci comportiamo e sulle paure e le costrizioni create dalla società. Argutamente provocatoria, la pellicola tratta temi universali come la solitudine, la difficoltà di trovare l’anima gemella, il terrore di morire da soli. Ognuno si rispecchierà nei Single o nei Solitari, in coloro che credono o non credono nell’amore.

“Si tratta di un film molto particolare, e spero che abbia una voce propria e sollevi delle domande. Ma a parte questo, spero che chiunque lo guardi si senta coinvolto e possa riflettere, ciascuno secondo la propria esperienza”

Yorgos Lanthimos

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