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Ridendo e Scherzando, il ritratto umano e artistico di Ettore Scola

90 anni fa, il 10 maggio del 1931, a Trevico, un paesino sull’Appennino campano ribattezzato “il tetto d’Irpinia”, nasceva un maestro di cinema, Ettore Scola. Oggi lo ricoriamo con Ridendo e ScherzandoRitratto di un Regista all’Italiana, il documentario scritto e diretto dalle figlie del maestro Paola e Silvia Scola. Presentato alla decima Festa del Film di Roma, il film evento vede protagonista lo stesso cineasta in compagnia di Pierfrancesco Diliberto, in arte Pif.

Ettore Scola con Pierfrancesco Diliberto

Ettore Scola con Pierfrancesco Diliberto

L’intento è stato quello di fare un documentario da ridere” spiegano le sorelle Scola. Raccontare Ettore Scolaregista, sceneggiatore, disegnatore, umorista, intellettuale, militante ‐ cercando di usare la sua chiave, quella del suo cinema: parlare cioè di cose serie senza farsene accorgere, facendo ridere.

Abbiamo voluto raccontare nostro padre unicamente attraverso le interviste che ha rilasciato nel corso della sua vita – spiegano le due registe – come i brani dei suoi film, e quello che ci ha voluto dire ‘dal vivo’, senza dover ricorrere mai a interviste ad altri che parlino di lui”. Una sorta di auto‐racconto, che lui mai avrebbe fatto “per la sua timidezza, il pudore e il disagio a parlare di sé, ma che abbiamo potuto fare noi che lo conosciamo abbastanza da poterlo sia celebrare che prendere un po’ in giro”.

Una vignetta di Ettore Scola

Una vignetta di Ettore Scola

A fronteggiarlo, il giovane attore e regista Pierfancesco Diliberto, che lo accompagna nel percorso che le figlie Scola hanno tracciato per raccontarlo in diverse vesti: intervistatore, narratore, lettore, agiografo, guida, spalla e all’occorrenza, anche da badante. Vediamo i due nel Cinema dei Piccoli a Villa Borghese, dove sullo schermo scorrono oltre alle clip dei film e ai materiali di repertorio ‐ in cui vediamo Scola a tutte le età ‐ anche vecchi filmini in Super 8 (alcuni girati da lui stesso), backstage realizzati sui suoi set, fotografie rubate agli album di famiglia, disegni e vignette. E così il ritratto ‐ biografico, artistico e umano ‐ di Ettore Scola prende forma sotto i nostri occhi.

“Ettore Scola apparteneva ad una generazione che ha fatto resistenza a tutto lo schifo che questo paese abbia mai prodotto. E quindi in qualche modo ci abbia salvato”.

Pierfrancesco Diliberto

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