©Francesca Fago

Romulus, la serie di Matteo Rovere esce in home video con tanti extra

©Francesca Fago

Da mercoledì 26 agosto, grazie a Universal Pictures Home Entertainment Italia, saranno disponibili in home video, sia in Dvd che in Blu-ray, i cofanetti di Romulus, la serie Sky Original creata, diretta e prodotta (con la sua Groenlandia) da Matteo Rovere, il regista de Il Primo Re. Ci saranno tutti i 10 episodi (da 50 minuti ciascuno) della serie che racconta un mondo primitivo e brutale governato dalla natura e dagli dèi, da cui sorgerà uno degli imperi più grandi e potenti di sempre. A dirigere gli episodi ci sono anche Michele Alhaique ed Enrico Maria Artale.

Romulus Home Video

La serie

Lazio, VIII secolo a.C., un mondo arcaico e selvaggio, dove dominano la violenza e la paura e gli uomini vivono soggiogati dal volere degli dei. I trenta popoli della Lega Latina vivono da anni sotto la guida del re di Alba Numitor (Yorgo Voyagis). Ma siccità e carestia stanno minacciando la pace e la vita di queste città. Fuori da queste invece c’è il bosco, un luogo oscuro abitato da creature crudeli e misteriose. Il re Numitor deve consultare l’aruspice. Il responso è implacabile: il re dovrà andare in esilio e il suo trono passerà ai nipoti, Enitos (Giovanni Buselli) e Yemos (Andrea Arcangeli), gemelli nati da sua figlia Silvia (Vanessa Scalera). Il legame tra i due ragazzi, dall’indole così diversa, è indissolubile: sono l’uno l’ombra dell’altro. Enitos, che dei due è quello più coraggioso e responsabile, nasconde però un segreto: ama, riamato, la giovane Ilia (Marianna Fontana), chiusa da anni nel tempio di Vesta. A Velia, intanto, un gruppo di ragazzi, i Luperci, viene inviato nel bosco per un rito di iniziazione: sopravvivere alla minaccia di Rumina, la dea selvaggia e misteriosa che abita la foresta. Tra loro c’è Wiros (Francesco Di Napoli), schiavo e orfano, che diventa presto la vittima dei soprusi di tutti.

Nel frattempo, qualcuno ad Alba decide di cambiare il destino dei gemelli e prendere il trono per sé: è il fratello di Numitor Amulius (Sergio Romano), che, convinto da sua moglie Gala (Ivana Lotito), capisce di avere un’ultima occasione per appagare la sua sete di potere. Ma non tutto andrà come previsto. Yemos dovrà scappare dalla sua città e andrà a rifugiarsi nei boschi. È qui che la sua strada intreccia quella di Wiros: il principe fuggiasco e lo schiavo perseguitato diventano amici, anzi fratelli e la loro alleanza sarà la scintilla che li porterà a sfidare l’ordine in cui erano stati cresciuti. Insieme verranno accolti nel misterioso mondo dei seguaci di Rumina e saranno guidati dalla Lupa (Silvia Calderoni), guerriera feroce e materna, che li inizia a sanguinose tradizioni e rivela loro il sogno di una città capace di sfidare ogni potenza e di accogliere tutti i diseredati, Ruma. Intanto Ilia sfida il destino che le era stato imposto e si trasforma in una guerriera in cerca di vendetta e senza pietà. Tra battaglie feroci e riti arcani, ambizioni umane e destini sovrannaturali, le loro giovani vite saranno stravolte per sempre. Le loro gesta cambieranno il loro mondo e daranno origine alla leggenda.

Francesco Di Napoli ©Francesca Fago

Francesco Di Napoli ©Francesca Fago

Matteo Rovere racconta…

La serie Romulus nasce dalla volontà di approfondire il mito fondativo di Roma, che racchiude un nucleo affascinante, mistico e universale e che, proprio nella serializzazione, in uno spazio di racconto quindi ampio, trova dal mio punto di vista la sua forma più compiuta. La tradizione epica adombra, infatti, un nodo potente: lo scontro fra l’uomo e la ferinità. Ferinità che può essere esterna, e allora sono la natura e i nemici, oppure (soprattutto) interna, e allora sono le passioni e le paure. L’alterità, insomma, diviene il centro del racconto, un’alterità che l’uomo arcaico teme, divinizza, invoca, esorcizza. E l’eroe emerge dall’abisso delle sue passioni: le domina, addomestica e supera con nuovi valori benigni e magnanimi, i valori “moderni”, che fondano una nuova convivenza. Questa è, per me, la “Fondazione”. Nella complessità del mito fondativo di Roma e nelle sue infinite stratificazioni abbiamo quindi cercato un percorso che lasciasse emergere il senso primo della tradizione epica, ossia la straordinaria avventura di donne e uomini che è parte della nostra identità, ma anche un racconto che potesse fondere la tradizione mitica con la realtà storica”.

Che cosa potrebbe essere successo realmente nell’VIII secolo a.C., che ha generato la leggenda? Questa domanda è stata un motore continuo, ci ha permesso un lungo confronto con gli studiosi. E tutto questo, insieme alla mia voglia di realizzare un grande spettacolo, ha generato quello che vedrete. Abbiamo ricostruito insieme ad archeologi, storici e latinisti un mondo basato sulle fonti, ma anche magico, un mondo nel quale il divino, e quindi l’ignoto, lo sconosciuto, hanno un posto centrale, così come era per gli uomini del tempo. Il tentativo ultimo è quello di immedesimarci nella loro visione delle cose, per poterci staccare dal divano volando in un universo lontano secoli, ma fatto di persone come noi, con i loro dubbi, sentimenti, tormenti. Persone che abitavano luoghi a loro sconosciuti, con confini ignoti, e densi di credenze arcaiche. Il potere nella sua forma più primitiva, la sua genesi e i suoi riflessi nel contemporaneo sono le chiavi di lettura di questa serie”.

Marianna Fontana ©Francesca Fago

Marianna Fontana ©Francesca Fago

I cofanetti home video

Romulus è una storia sul potere e sulle distorsioni che ne derivano, utile anche a dimostrare come alcune dinamiche siano nate con l’uomo. La versione home video, sia in Dvd che in Blu-ray, sarà arricchita da circa 40 minuti di contenuti extra:

• Le scene dell’attacco al fiume
• Focus sui personaggi
•Roundtable sul finale di stagione
• Il Divino, il Potere, la Natura

Leave a Comment