pagine nascoste - L'Etiopia è italiana

Sabrina Varani e Francesca Melandri sfogliano le Pagine Nascoste

Dopo la prima mondiale al 35. Torino Film Festival, Pagine Nascoste, il nuovo film documentario di Sabrina Varani, arriva nelle sale per un lungo tour di proiezioni-evento e teniture, a partire dalla selezione nel prestigioso ‘festival diffuso’ Il Mese del Documentario, promosso da Doc/it. Il film inizierà il suo tour da Roma, alla Casa del Cinema, il 22 gennaio, in occasione della settimana della Memoria, per toccare tra gennaio e febbraio le principali città: Milano, Genova, Napoli, Firenze, Torino, ancora Roma (dove sarà in tenitura all’Apollo 11) e altri centri, anche in profondità.


Pagine Nascoste prende le mosse da Sangue Giusto, il nuovo romanzo di Francesca Melandri, un testo in cui vi è l’urgenza personale di fare luce sulla propria figura paterna. Francesca è a conoscenza dell’adesione giovanile del padre al regime fascista. Tuttavia, dai racconti familiari, sa anche che Franco, come molti, ha subito una profonda conversione antifascista durante la guerra, in particolare di fronte alla tragedia della campagna di Russia. Il ritrovamento negli archivi di un articolo che porta la firma del padre rivela però una realtà molto diversa. In cerca di risposte, la scrittrice si avventura in altre leggende, più collettive e pubbliche, quelle legate alla guerra d’Abissinia, poco raccontata alla generazione post-bellica e tradizionalmente rappresentata come un’occupazione bonaria e praticamente indolore.

La sua ricerca, condotta attraverso un viaggio in Etiopia, testimonianze dirette e studio delle fonti storiche, racconta invece un’altra storia, fatta di stragi sanguinose e violenze efferate. Francesca studia e indaga per cinque anni, elaborando le sue conoscenze in una narrazione complessa, che intreccia il nostro passato coloniale con l’Italia intollerante e razzista di oggi, riscoprendo dolorosamente i nostri legami culturali con quell’ideologia violenta, mai realmente debellata alla radice, che, come un fiume carsico, vediamo riemergere nel nostro presente. Il film è il racconto di questa ricerca, che intreccia passato e presente, rimozioni private e pubbliche, e del processo creativo che trasforma la realtà biografica e storica in letteratura.

PAGINE NASCOSTE - Calchi

Il film non si adatta al libro, che è un puro racconto di finzione. Ma alla vera storia di Francesca Melandri. Che durante la scrittura del libro ha scoperto quanto suo padre avesse in gioventù aderito alla dittatura. Scoprendo così anche nella propria famiglia la rimozione di tanti italiani: tutti quelli che durante il Ventennio erano fascisti, e poi non lo sono stati più. Il film diventa così un viaggio ricchissimo di direzioni: verso un passato personale; nelle biblioteche alla ricerca di documenti; in Etiopia, alla scoperta della nostra storia coloniale. Un viaggio intimo; e un viaggio in Italia, alla scoperta del nostro razzismo di oggi, tra propagande che ricordano paurosamente quelle degli anni ’30, con l’avanzata di nuovi fascismi e nuovi ricorsi alla paura di ciò che vediamo come ‘altro’. Tra montagne africane dove si visse la resistenza ai massacri italiani, o a Filettino, in Ciociaria, dove un monumento celebra la resistenza di oscure storie.

Con brani del romanzo interpretati da Valentina Carnelutti, un riuso emozionante dei filmati degli Archivi del Luce e dell’Aamod, di articoli di stampa e immagini d’epoca. Un racconto fatto di immagini dure, talvolta difficili da accettare. E in tutto questo, un racconto delicato, fatto di comprensione, di volti e luoghi bellissimi. Come un tappeto di fili diversi, un racconto sul riconciliarsi con la propria storia, e provare a conoscere quel diverso che viene da un altro luogo: un altro paese, o il passato.

PAGINE NASCOSTE - Italiani

Il film è nato sull’onda di un’intuizione – spiega Sabrina Varani quella di raccontare cosa ci sia dietro la scrittura, di quale materia prima interiore siano fatte le parole che formano un racconto. Soprattutto, volevo provare a farlo non a posteriori, ma mentre il romanzo si sta formando. Ben presto mi sono confrontata con l’enormità del tema storico che Francesca era andata a toccare, quello di un periodo relativamente recente di cui io come italiana mi scoprivo del tutto all’oscuro”.

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