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Seducente e ambigua, la Weisz è Rachel, il thriller d’epoca di Roger Michell

Tratto da My Cousin Rachel, il romanzo di Daphne du Maurier pubblicato nel 1951 (lo trovi QUI), giovedì 15 marzo esce al cinema Rachel, il film in costume diretto da Roger Michell che lo ha adattato per il grande schermo. Oltre ai protagonisti Rachel Weisz e Sam Claflin, tra gli interpreti troviamo Holliday Granger, Iain Glen, il nostro Pierfrancesco Favino, Simon Russell Beale e Vicki Pepperdine.


Rachel è una storia d’amore cupa, articolata su più livelli narrativi, che segue la vicenda di un giovane inglese Philip (Sam Claflin) deciso a vendicarsi della bellissima e misteriosa cugina Rachel (Rachel Weisz), ritenendola responsabile della morte del marito. I sentimenti del ragazzo diventano sempre più intricati man mano che realizza di essersi irrimediabilmente e ossessivamente innamorato di lei.

Il romanzo

Mia Cugina Rachele (My Cousin Rachel) è stato scritto nel 1951 da Daphne du Maurier, nelle cui celebri opere, caratterizzate spesso da un clima di suspence e passione, si innestano ritratti psicologici sorprendentemente moderni di uomini e donne invischiati in relazioni intricate e talvolta ossessive. Il modo di scrivere dell’autrice era così cinematografico che Alfred Hitchcock ne fu ispirato traendo dai suoi romanzi tre film: La Taverna Della Giamaica, Gli Uccelli e Rebecca, la Prima Moglie. Una volta pubblicato, Mia Cugina Rachele divenne subito uno dei romanzi più popolari dell’autrice. La 20th Century Fox se ne assicurò i diritti, mettendo rapidamente in produzione il film con due delle star più popolari dell’epoca: Richard Burton e Olivia De Havilland. Distribuito nel 1952, il film ottenne quattro candidature agli Oscar e fece vincere un Golden Globe al giovane Burton come ‘Miglior attore esordiente’.

Sam Claflin

Sam Claflin

L’adattamento di Michell

Immerso in un’atmosfera carica di desiderio e sospetto, il romanzo narra la storia di un giovane piuttosto ingenuo in lotta con se stesso nel tentativo di stabilire se l’affascinante vedova del cugino, con il quale ha vissuto dopo la morte dei genitori, sia la donna dei suoi sogni o un’avventuriera che ha assassinato a sangue freddo il marito per accaparrarsi l’eredità. Quando Rachel giunge alla tenuta degli Ashley, Philip conosce una donna che non somiglia affatto all’avvelenatrice dal cuore oscuro di cui delirava il cugino sul letto di morte. L’elemento chiave nell’adattamento di Michell è la decisione di abbracciare pienamente l’ambiguità elettrizzante del romanzo, che l’autrice mantiene viva come un incantesimo fino alla fine. Il cuore della storia è la ricerca della verità, una ricerca tormentosa e avvincente per il lettore, angosciante per Philip e che prosegue incalzante fino alle ultime battute del film.

Una mistero irrisolto

Penso che, se per qualche motivo si sapesse ciò che Rachel ha fatto veramente, la storia non funzionerebbe – dichiara Roger Michell è entusiasmante realizzare un film in cui parte del divertimento è sapere che gli spettatori lasceranno la sala discutendo se sia stata lei oppure no. Spero che il pubblico ami il mistero irrisolto tanto quanto è piaciuto a me e che si diverta in una sorta di corsa sulle montagne russe insieme a questa coppia mal assortita, catapultata in un turbine emotivo che scombussola entrambi, mentre ciascuno tenta di capire le motivazioni, le convinzioni e i valori dell’altro, e di coglierne il senso di autenticità”. Ciò che emerge dall’adattamento di Roger è un thriller psicologico teso e ricco di riflessioni sulla natura dell’amore romantico, sull’infatuazione e sui rapporti sessuali tra uomini e donne, specialmente negli ambienti sociali chiusi. In un crescendo di inquietudine, giungiamo al momento clou del film avvolti in una coltre di ambiguità riguardo a chi è colpevole e chi non lo è.

Rachel Weisz (Photo by Nicola Dove. © 2016 Twentieth Century Fox Film Corporation All Rights Reserved)

Rachel Weisz (Photo by Nicola Dove. © 2016 Twentieth Century Fox Film Corporation All Rights Reserved)

La misteriosa Rachel

Rachel è caparbia, non scopre mai completamente le sue carte e si compiace della propria sessualità. È una donna moderna vincolata da un mondo provinciale piuttosto antiquato. Per questo combatte contro le restrizioni che caratterizzano la società inglese nel XIX secolo. Il regista aggiunge: “per Philip, Rachel sembra appartenere a un altro mondo e, in un certo senso, è proprio così. Proviene da un paese lontano ed esotico. Il suo linguaggio, gli abiti, i desideri, la visione del mondo sono per lui totalmente estranei. Lei è bellissima, espressiva, divertente e non dà importanza alle noiose convenzioni dell’epoca”.

Rachel è Rachel

Riguardo al suo ambiguo ed enigmatico personaggio, la protagonista Rachel Weisz spiega: “è piuttosto anticonformista ed esotica, ed è sessualmente molto disinibita per le consuetudini dell’epoca. È consapevole di apparire agli altri trasgressiva e provocatoria, dato che ha le idee ben chiare riguardo a ciò che dovrebbe essere consentito alle donne. Sicuramente, non è il tipo di donna che può essere felice di essere posseduta da un uomo ed essere trattata come un oggetto di sua proprietà”. Rachel ha anche dei segreti, di natura sia finanziaria sia personale, che sembrano aleggiare su tutto: “l’elemento dominante nel film è cercare di capire se Rachel sia degna di fiducia o meno, se sta tramando qualcosa oppure no, e ciò che mi piace davvero è che la storia resta sempre in equilibrio tra le due possibilità. Gli spettatori avranno opinioni contrastanti su Rachel – dichiara la Weisz – e sono questi dubbi a rendere la storia d’amore tanto inconsueta, ma altrettanto coinvolgente e inquietante”.

Rachel

Rachel

Un thriller d’epoca

Il libro, scritto nel 1950, è ambientato nel XIX secolo. Per Roger Michell lo si può considerare una versione post-freudiana di Jane Austen. Su un livello narrativo, è un thriller d’epoca, in cui entrano in gioco l’innamoramento, il patrimonio di famiglia, eccetera. Su un altro livello narrativo, i temi sono la sessualità, il potere delle donne e la loro libertà in un mondo maschilista. Volevo che Rachel si sentisse in parte come una donna dei giorni nostri catapultata in quel mondo antiquato”.

“Quanto possiamo conoscere veramente bene una persona?”.

Rachel Weisz

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