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Shanda’s River, l’horror indipendente e vincente di Marco Rosson

Oggi vi parliamo di un film horror indipendente italiano che sta avendo molto successo negli USA. Si tratta di Shanda’s River, il secondo lungometraggio diretto da Marco Rosson che ha già vinto moltissimi premi, tra cui il prestigioso Los Angeles Film Award nella categoria Best Horror e il Tabloid Witch Award come miglior montaggio e migliore colonna sonora. Il film sta riscuotendo successo non solo nei festival oltre oceano (New Jersey Horror Con and Film Festival, Upstate NY Horror Film Festival), ma anche in Italia: ha vinto il Mediterranean film festival (Medff) come best Horror ed è stato selezionato al ToHorror Film Festival 2017.

Scritto da Nicola Pozzi e girato in Oltrepo’ Pavese (il fiume del film – teatro di un orrore ancestrale – è lo Staffora, mentre gli altri esterni sono stati girati all’interno del Parco Palustre di Lungavilla), Shanda’s River si ispira alle pellicole degli anni Settanta e Ottanta dei maestri dell’ horror italiano come Argento, Fulci e Bava.

La trama: Emma (Margherita Remotti) è un’antropologa che si reca a Voghera, una piccola città nel nord Italia, per condurre uno studio sulle oscure leggende che ruotano intorno al fiume Shanda. Il fiume deve il suo nome a Shanda (Marcella Braga), una giovane contadina uccisa all’inizio del Cinquecento perché accusata di stregoneria. In compagnia della guida locale Giulia (Claudia Marasca) e del giornalista investigativo Daniel Roth (Diego Runko), a sua volta alla ricerca di indizi su alcune morti sospette nei pressi del fiume, Emma comincia a indagare sulla storia del luogo, finendo però vittima di un misterioso sortilegio che la costringe a rivivere all’infinito la stessa giornata: ogni volta si risveglia nella sua camera d’albergo alle 4:00 del mattino e ogni volta rivive l’orrore in cui è stata intrappolata. Scoprire la verità che si cela dietro la leggenda sarà l’unico modo per uscire da questo incubo.

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Marcella Braga

Per raccontarvi meglio il film, abbiamo intervistato il regista, Marco Rosson.

Marco, ti dico cosa penso del film: Shanda’s River è un horror dal sapore internazionale; Shanda’s River è una storia terrificante; Shanda’s River è un bellissimo esempio di cinema horror italiano indipendente. Quali di queste tre mie affermazioni ti rende più soddisfatto?

Posso dire tutte e tre?! Diciamo che essere un esempio di cinema Horror italiano indipendente forse è la soddisfazione più grande. Shanda è un progetto molto indipendente, conta che avevamo un budget davvero limitato (circa 7500 euro) e per limitare al massimo tutti i costi abbiamo girato 88 scene in soli 9 giorni. Aver ricevuto 29 premi in vari festival internazionali è stato davvero una grandissima soddisfazione! Speriamo di essere stati da esempio per altri giovani registi indipendenti.

Secondo trittico: il tuo film si ispira all’horror italiano anni ’70. Argento, Fulci e Bava, le tue fonti di ispirazione. Ce ne puoi parlare? Se per ciascuno hai un film-guida citali pure!

Sono sempre stato un appassionato del cinema Horror, specialmente quello italiano degli anni ’70 e ’80. Con Shanda ho voluto fare un piccolo omaggio a questi tre registi che mi hanno insegnato molto. All’interno del film ci sono tante piccole citazioni nascoste. Di Argento per me è stata fondamentale tutta la trilogia delle madri (Suspiria, Inferno e La Terza Madre), che adoro. Di Fulci c’è tanto di L’Aldilà, Aenigma e Quella Villa Accanto al Cimitero. Di Bava I Tre Volti Della Paura e La Maschera del Demonio: sono opere che mi hanno ispirato molto. 

Margherita Remotti

Margherita Remotti

Shanda è un fantasma del passato, colei che dà il titolo al film. Eppure a me è rimasta impressa la prova (e soprattutto gli sguardi) di Emma. Come definiresti la prova di Margherita Remotti? Cosa volevi che comunicasse il suo complesso personaggio?

Margherita Remotti è un’attrice bravissima, in grado di recitare perfettamente in italiano e in lingua inglese. Per questo tipo di progetto avevamo bisogno di un’interprete preparata e sensibile come lei. Avevamo davvero poco tempo per girare e lei è stata incredibile, dopo pochi giorni conosceva già a memoria tutta la sceneggiatura e sul set è stata davvero una macchina, non sbagliava quasi mai le battute, impressionante.  Il suo personaggio non era facile da intrepretare, e avevamo poco tempo per lavorarci insieme, ma Margherita è stata eccezionale. La protagonista viene intrappolata in un loop temporale e Margherita per me riesce benissimo a comunicare la sua disperazione con un crescendo di emozioni. La sua bravura è stata proprio quella di riuscire a comunicare allo spettatore questa sua disperazione. 

A completare il titolo è ovviamente il fiume. Un vero e proprio personaggio, condividi? Al di là dei bellissimi scorci inquadrati e alle location che hai scelto, cosa ti comunica il fiume? Te lo chiede un ragazzo cresciuto a due passi dal Ticino…

Il fiume ha un ruolo principale nel Film, possiamo proprio dire che è un ruolo aggiunto. Io adoro la mia terra e credo che l’Oltrepo’ abbia un grandissimo potenziale. Uno scopo del film infatti era anche quello di valorizzare il nostro territorio. Qui ci sono dei paesaggi bellissimi e la gente è molto disponibile quindi perfetto per produzioni cinematografiche anche di un certo tipo. 

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Senza dubbio la natura è stata, è e sarà sempre lo sfondo perfetto per storie di genere horror come la tua. Tra un anno ricorrerà il ventennale di un film che ha fatto scuola, The Blair Witch Project. USA e Oltrepo Pavese, a livello visivo non sembrano poi così distanti…Sei d’accordo?

Sono già passati vent’anni?! Non me lo ricordavo. Per me The Blair Witch Project è un super film horror, semplice, ma davvero d’impatto. Si sono d’accordo con te! Il nostro territorio offre davvero tante location bellissime. Abbiamo fiumi, boschi e colline che si prestano benissimo per riprese cinematografiche. Poi per il genere horror questo tipo di location sono davvero perfette, spesso non ci rendiamo neanche conto della fortuna che abbiamo nel vivere in questo bellissimo territorio. 

Hai girato Shanda’s River in 9 giorni con un piccolo budget. Ed eccoci ad un altro tema: Cinema horror italiano indipendente. Produzione e distribuzione. La situazione è altrettanto “horror” come i film o vedi qualche spiraglio?

Bella domanda…. Diciamo che chi fa horror in Italia fa cinema indipendente. A parte qualche caso isolato è davvero difficile trovare una produzione seria che ti supporti. Se poi parliamo della distribuzione forse è ancora peggio. Infatti il nostro film è stato girato direttamente in lingua inglese per essere distribuiti all’estero. Grazie ai festival internazionali abbiamo venduto il film in tanti paesi stranieri: USA, Canada, Giappone e Australia. In Italia siamo stati molto fortunati e abbiamo trovato subito una distribuzione italiana con Cine-Museum che ha creduto nel nostro progetto e ha voluto investire su di noi. Diciamo che per ora siamo molto soddisfatti dei risultati che abbiamo ottenuto con il nostro piccolo film.

Marco Rosson

Marco Rosson

Il 16 e 17 novembre ci sarà il Voghera Film Festival, tu sei il direttore artistico. So che ci sarà una horror night. Come sarà? 

Sì, venerdì 16 novembre presso la Fondazione Adolescere a Voghera ci sarà la prima serata della sesta edizione del Voghera Film Festival e apriremo proprio con la Notte Horror. Quest’anno ci saranno in gara 5 cortometraggi Horror provenienti da tutto il mondo e dopo verrà proiettato un film lungometraggio fuori concorso Herbert West Reanimator del grandissimo regista Ivan Zuccon che verrà a presentare la sua opera. Siamo molto soddisfatti perché il livello delle opere in gara è davvero di livello altissimo e ogni anno riceviamo davvero tantissime opere da tutto il mondo.  Per un amante del genere horror è una serata da non perdere.

Intervista di Giacomo Aricò


Shanda’s River in Home Video

Shanda’s River – grazie a CineMuseum Indipendent – è disponibile in versione home video sia in Dvd che in Blu-Ray arricchito di tanti contenuti speciali. La pellicola si potrà vedere sia in lingua originale inglese che doppiata in italiano.

Shanda's River HV

Contenuti Speciali: Backstage; Behind The Scene; Daniel Rot Interview; Deleate Scene 01; Deleate Scene 02; Teaser; Trailer; Three Horns Shanda’s River Videoclip; Tutorial Make Up Zombie; Deadshock Trailer.

 

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