Tiro al piccione di Giuliano Montaldo
Archivio fotografico della Cineteca Nazionale - Centro Sperimentale di Cinematografia, Roma

Tiro al Piccione restaurato e rassegna: Milano celebra Giuliano Montaldo

Tiro al piccione di Giuliano Montaldo Archivio fotografico della Cineteca Nazionale - Centro Sperimentale di Cinematografia, Roma

In occasione del restauro del film Tiro al Piccione da parte di CSC – Cineteca Nazionale, presentato alla 76ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia per la sezione Venezia Classici, Fondazione Cineteca Italiana propone una rassegna dedicata al grande regista Giuliano Montaldo.

Giuliano Montaldo

Giuliano Montaldo

Giuliano Montaldo, dall’Italia a Hollywood

Dopo un esordio come attore e aiuto regista, Giuliano Montaldo, classe 1930, si è imposto nel panorama cinematografico italiano come una delle figure registiche più interessanti degli anni Sessanta e Settanta, arrivando anche a conquistare Hollywood. Uomo di solida cultura e di natura poliedrica, ha saputo spaziare dal cinema politicamente e socialmente impegnato (Sacco e VanzettiGott Mit UnsGiordano Bruno) al cinema di evasione (Ad Ogni Costo, Gli Intoccabili) alla trasposizione cinematografica di romanzi italiani del dopoguerra (Gli Occhiali D’Oro; Tempo di Uccidere) affrontando analisi su particolari momenti del nostro Paese (L’Agnese Va a Morire, Tiro al Piccione, Il Giocattolo) ed esplorando anche il documentario biografico, la messa in scena di opere liriche e la fiction televisiva.

Il restauro di Tiro al Piccione

Tiro al Piccione, che sarà proiettato in versione restaurata martedì 19 novembre alle ore 17 presso il MIC – Museo Interattivo del Cinema, è il film d’esordio alla regia di Montaldo, presentato alla 22ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia il 25 agosto 1961 ed è stato per lungo tempo introvabile. È la storia di Marco Laudato, deciso ad arruolarsi per la Repubblica di Salò spinto da confuse idee patriottiche e dal caotico scenario lasciato dall’armistizio dell’8 settembre 1943. Il restauro del film è stato realizzato in 4k a cura di CSC – Cineteca Nazionale presso i laboratori di Istituto Luce – Cinecittà a partire dal negativo originale 35mm messo a disposizione da Surf Film e da un positivo sonoro ottico e un lavanda conservati negli archivi della Cineteca Nazionale.

Dal set di Tiro al piccione di Giuliano Montaldo. Archivio fotografico della Cineteca Nazionale - Centro Sperimentale di Cinematografia, Roma

Dal set di Tiro al piccione di Giuliano Montaldo. Archivio fotografico della Cineteca Nazionale – Centro Sperimentale di Cinematografia, Roma

La rassegna

La rassegna prosegue fino al 6 dicembre con alcuni dei film più significativi della filmografia del regista. Alcuni dei film saranno proiettati in pellicola 35mm. Mercoledì 20 novembre alle ore 15 verrà proiettato Giordano Bruno, celebre trasposizione cinematografica degli ultimi anni della vita del filosofo Giordano Bruno, interpretato da Gian Maria Volontè. Giovedì 21 novembre alle ore 15 è la volta di Gott Mit Uns (Dio è Con Noi), storia di due disertori tedeschi, il guardia marina Bruno Grauber e il granatiere Reyner Schultz, che decidono di consegnarsi agli alleati nel maggio 1945. I Demoni di San Pietroburgo è il film che verrà proposto venerdì 22 novembre alle ore 15. Ambientato nella San Pietroburgo del 1860 a seguito di un attentato che ha provocato la morte di un membro della famiglia reale, narra dell’incontro di Dostoevskij con un giovane ricoverato in un ospedale psichiatrico che gli rivela di essere un terrorista.

La rassegna prosegue sabato 23 novembre alle ore 15 con L’Agnese Va a Morire, altro film dedicato alla Seconda Guerra Mondiale e in questo caso a una donna che, segnata dal tragico destino toccato al marito, diventa una convinta partigiana. Martedì 26 novembre alle ore 17 verrà proiettato Il Giocattolo, storia del portavalori Vittorio, interpretato da Nino Manfredi, la cui vita verrà stravolta a seguito di un incidente durante una rapina dove rimarrà ferito. Si riprende mercoledì 27 novembre alle ore 15 con Gli Occhiali D’Oro, ambientata nella Ferrara antisemita del 1938 e alle ore 17 con Sacco e Vanzetti, celebre riproposizione sullo schermo del processo ai due immigrati italiani Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti accusati di rapina a mano armata e omicidio.

Sacco e Vanzetti

Sacco e Vanzetti

Si chiude martedì 3 novembre alle 15 con L’Industriale, sulla vita fallimentare dell’imprenditore quarantenne Nicola e alle ore 17 con Tempo di Uccidere, tratto dall’omonimo romanzo di Ennio Flaiano, ambientato durante il conflitto italo-etiopico nel 1936 dove il Tenente Enrico Silvestri uccide per sbaglio una giovane indigena.

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