In occasione del 56.anniversario della tragedia del Vajont (9 ottobre), Venicefilm presenta nelle sale cinematografiche una serata evento in ricordo dedicata al Vajont, attraverso la proiezione dei due film documentari: – Vajont ’63, Il Coraggio di Sopravvivere di Andrea Prandstraller (2008) e Vajont, Una Tragedia Italiana di Nicola Pittarello (2015).
La tragedia
Alle 22 e 39 del 9 ottobre 1963 una frana di 250 milioni di metri cubi di terra si stacca dal monte Toc e precipita nell’invaso artificiale creato dalla diga del Vajont, situata nelle montagne del nord della regione del Veneto (Italia). La frana solleva un’onda di centinaia di metri che scavalca la diga e, nel giro di pochi minuti, si abbatte sull’abitato di Longarone situato ai piedi della diga. Il paese viene completamente distrutto. Quasi 2000 persone in pochi secondi passano dal sonno alla morte.
Vajont ’63 – Il Coraggio di Sopravvivere di Andrea Prandstraller (2008)
Il film-documentario propone, a quasi 50 anni dalla tragedia, una delle più gravi catastrofi europee dal dopoguerra ad oggi. All’interno del documentario diverse e significative sono le testimonianze dei protagonisti di quel drammatico evento, che ha distrutto interi paesi e villaggi. La base del film è costituita dallo straordinario materiale di repertorio filmato, in gran parte inedito. Inoltre, all’interno del documentario, è presente una toccante testimonianza di Giampaolo Pansa, allora inviato della Stampa.
Vajont, Una Tragedia Italiana di Nicola Pittarello (2015)
Il documentario ripercorre la tragedia che il 9 ottobre del 1963 causò quasi 2000 morti a Longarone, nella valle del Piave. Si racconta l’intera vicenda, dall’ideazione della diga alla ricostruzione di Longarone. Grazie alla consultazione della documentazione processuale custodita nell’Archivio di Stato di Belluno è stato possibile svolgere nuove riflessioni su un evento che ha funestato l’Italia del boom e che continua a turbare le coscienze. La regia di Nicola Pittarello mantiene uno sguardo lucido sui fatti per come emergono dai materiali d’archivio ma al contempo cerca di trasmettere lo stato confusionale e la sequenza di errori umani che ha portato al tragico evento, uno dei più spaventosi della storia d’Italia. Migliaia di vite spazzate via in pochi istanti dalla furia dell’acqua e, successivamente, una caparbia lotta dei sopravvissuti per ricostruire la propria comunità e per ottenere giustizia in memoria delle vittime.