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Vera Spinetta è Soledad, l’amore drammatico di Agustina Macri

Basata su fatti realmente accaduti, giovedì 13 giugno arriva al cinema Soledad, una drammatica storia d’amore diretta da Agustina Macri ed interpretata da Vera Spinetta, Giulio Corso, Marco Cocci e Marco Leonardi.

Il Film

Soledad Rosas (Vera Spinetta) arriva in Italia nel 1997 dall’Argentina. Si trasferisce in una casa occupata a Torino dove incontra Edoardo Massari (Giulio Corso) con il quale ha un’intensa storia d’amore. Il 5 marzo 1998 la coppia viene arrestata e accusata di atti di terrorismo contro la costruzione della rete ferroviaria ad alta velocità. Il 23 marzo Edoardo Massari viene trovato morto nella sua cella in prigione. L’11 luglio Soledad viene trovata morta nel bagno della casa dove viveva agli arresti domiciliari. Nel 2002, la Corte di Cassazione ha lasciato cadere l’accusa di sovversione e terrorismo per mancanza di prove.

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Agustina Macri racconta…

Morire per una passione ci fa ricordare “Romeo e Giulietta” e le conseguenze determinate dalla volontà di due famiglie opposte nell’universo Shakespeariano. Erroneamente crediamo che queste morti non succedano più, che non si muore più per amore. In questa storia Soledad Rosas emerge come un’icona degli anni ‘90, una Giulietta postmoderna che ci dimostra che si può credere ancora nell’amore fino a morirne. Soledad Rosas, argentina, è nata e cresciuta in una famiglia conservatrice di classe media. Nell’agosto del 1997, all’età di 23 anni, a seguito della laurea, i genitori le regalano un viaggio in Europa con un’amica. Un viaggio che finisce in Italia”.

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Soledad è il mito sconosciuto da capire in profondità, capire la sua ricerca, la sua scelta, le sue paure, i suoi sogni. Lontana da una quotidianità che si era lasciata alle spalle con la partenza per l’Europa, Soledad, con spirito anarchico e nuovo, intraprende la strada più difficile: quella della vera libertà. Perché Soledad non è voluta tornare agli agi della sua vita borghese in Argentina? Perché ha deciso di dimostrare che lei era capace di rischiare la vita fino in fondo? E che quello era il vero significato della sua vita? In un mondo in cui ci troviamo sempre più immersi in scelte superficiali e superflue, la motivazione di Soledad diventa un’utopia, un anacronismo romantico che vale la pena raccontare e scoprire”.

“Morire per un idea o per amore sono due anacronismi differenti, ma entrambi partecipano alla stessa speranza: perche, oltre al qui e ora, c’è qualcosa di migliore, qualcosa senza il quale tutto questo non è abbastanza”.

Martin Caparros – Autore del libro Amore e Anarchia

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