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25 anni fa se ne andava Greta Garbo, la Divina del cinema

Il 15 aprile del 1990 si spegneva una delle attrici più celebri di tutti i tempi: Greta Garbo. Una donna talmente bella e talmente brava da essere stata ribattezzata Divina. Grazie al suo talento l’American Film Institute l’ha inserita al quinto posto tra le più grandi star cinematografiche di sempre.

Greta Garbo

Greta Garbo

Greta Lovisa Gustafsson – questo il vero nome di Greta Garbo – è nata a Stoccolma il 18 settembre 1905. Iscrittasi all’Accademia di Arte Drammatica, dopo aver lavorato per anni come commessa in un grande magazzino, fu notata dal regista M. Stiller, che ne fece la protagonista della Leggenda di Gösta Berling (1923) e le suggerì il nome d’arte con cui sarebbe diventata famosa.

Dopo un film in Germania (La Via Senza Gioia, 1925), si recò con Stiller a Hollywood, interpretando nel 1926 due film, Il Torrente e La Tentatrice. La bellezza gelida dai tratti enigmatici, il temperamento eccentrico e l’innegabile talento drammatico, esaltato dai ruoli di seduttrice fatale e misteriosa creati apposta per lei, contribuirono in modo determinante a creare il mito della “Divina”, scrivendo il suo nome nel firmamento hollywoodiano. Interpretò un film dopo l’altro: quattordici in tre anni. La Carne e il Diavolo, La Donna Misteriosa sono alcuni titoli.

Un fascino senza eguali

Un fascino senza eguali

I ruoli che le vengono proposti sempre più uguali a se stessi, cominciano a starle stretti, il cliché a cui si uniforma giocoforza le diventa intollerabile, anche se continua a dare splendide prove di recitazione. Sono di questo periodo, in cui la sua fama è ormai consacrata a livello mondiale, La Regina Cristina, Anna Karenina, Margherita Gautier, Mata Hari, Maria Walewska.

Nel 1939 il regista Lubitsch cerca di valorizzarla maggiormente sul piano artistico, e le affida il ruolo della protagonista in Ninotchka, ma scoppiata la guerra, l’insuccesso di Non Tradirmi Con Me (Two Faced Woman), di Cukor (1941) la indusse nel 1941, a soli 36 anni ad abbandonare per sempre il cinema, dichiarando che il mondo come lo interpretava lei era scomparso per sempre. Non sopportava lo “Star System”, a cui non si piegò mai, detestava la pubblicità, odiava le interviste. Non sopportava la vita mondana e seppe proteggere con caparbietà la sua vita privata fino alla fine.

In "Mata Hari"

In “Mata Hari”

Proprio la sua riservatezza, quel qualcosa di misterioso che la circondava e la sua bellezza senza tempo, fecero nascere la leggenda Garbo. Muore a New York, il 15 aprile del 1990, all’età di 85 anni, lasciando un segno indelebile nella storia del cinema.

“Sono una donna che è stata infedele a milioni di uomini”

Greta Garbo

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