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Claudio Uberti racconta la tradizione automobilistica italiana con Rosso Mille Miglia

È da oggi nelle sale Rosso Mille Miglia, opera prima di Claudio Uberti, che racconta per la prima volta il mondo della celebre corsa. Protagonisti Martina Stella e Fabio Troiano, con loro, tra gli altri, Remo Girone, Francesca Rettondini, Victoria Zinny, Maurizio Francone, Rosario Petix, Lyudmila Bikmullina.


Maria Esse (Martina Stella) vive a Berlino da così tanti anni che ha bisogno del navigatore per trovare la strada di casa qui in Italia. L’occasione del ritorno le viene offerta dalla nuova edizione della Mille Miglia, sulla quale deve scrivere un pezzo per conto di un giornale tedesco. La passione per la storica corsa è una vera e propria eredità di famiglia: suo nonno Aurelio Moraschi, infatti, di Mille Miglia ne ha corse tante, finché non ha smesso per una ragione che alla ragazza è sempre stata celata.

Dopo un banale incidente, Maria Esse conosce Marco (Fabio Troiano), il meccanico del paese, grande appassionato di auto, che sogna da sempre di partecipare alla Mille Miglia. Quando scoprono che nella cantina della casa di famiglia ci sono ancora alcuni pezzi di una favolosa OM 665 S, i due sperano di poterla rimontare e di iscriversi alla corsa. Quale occasione migliore per scrivere un pezzo giornalistico, se non quella di vivere la gara in prima persona?

Martina Stella e Fabio Troiano (6)

L’unica a non condividere questo entusiasmo è Adelaide (Victoria Zinny), la madre di Maria: la Mille Miglia le riporta alla mente troppi ricordi dolorosi e non vuole che sua figlia abbia a che fare con la corsa, ma non ha fatto i conti con la caparbietà di Maria Esse che, insieme a Marco, nonostante mille difficoltà e l’impossibilità di ricostruire l’auto che un tempo fu del nonno, è sempre più decisa ad andare fino in fondo, anche grazie l’aiuto e il supporto di un amico che dà loro una stupenda Mercedes Ali di gabbiano per partecipare alla gara.

È in questo clima di entusiasmo ma anche di mistero prende il via la Mille Miglia, la corsa più bella del mondo. Le tappe che Maria Esse e Marco percorreranno insieme non saranno solo tappe geografiche, ma anche passi verso la verità, tessere di un puzzle fatto di amori segreti, cavalleresche dimostrazioni di amicizia e sincera passione per le quattro ruote.

Petix (2)

Claudio Uberti con questa sua opera prima ha voluto “raccontare una leggenda dell’automobilismo, mescolando passione, amore, concretezza, tecnica, velocità, spirito sportivo e un pizzico di goliardia”. Il regista ha voluto descrivere la Mille Miglia in chiave moderna, dove “il passato, il presente e il futuro si fondono per dare vita ad uno spaccato di storia dal sapore internazionale”. E proprio attraverso questa pellicola, Uberti ha valorizzato ancora di più il nostro territorio, facendo conoscere a tutti non solo la corsa, ma “l’ingegno, la passione, l’artigianalità che rendono famosa l’Italia agli occhi del mondo”.

“Con Rosso Mille Miglia vorrei regalare al pubblico un po’ di quelle emozioni che io rivivo ogni anno alla partenza di una nuova edizione. Nel ricordo delle proprie emozioni, il ritrovare le proprie origini per sentirsi parte di un qualcosa di più grande che noi chiamiamo mondo”.

Claudio Uberti


Cenni storici sulla Mille Miglia

Fu Enzo Ferrari a pronunciare negli anni Cinquanta la fatidica definizione di “corsa più bella del mondo”; e fu sempre lui – negli anni ’80, mentre assisteva al passaggio della rievocazione negli Stabilimenti Scaglietti di Modena – a definirla “un museo viaggiante unico ed affascinante, allestito in una straordinaria cornice di pubblico festante”. La Mille Miglia, proprio come allora, oltre che evento automobilistico, è fenomeno di costume, evento sociale e culturale o anche, come la definisce chi la gestisce attualmente, “un formidabile evento mediatico”.

Enzo Ferrari

Enzo Ferrari

Fu istituita nel 1927. Dal 1927 al 1957 si sono susseguite 13 edizioni prima della seconda guerra mondiale e 11 dopo il 1947. Nel triennio 1958-1961 sono state organizzate tre ulteriori edizioni, caratterizzate da un percorso costituito da lunghe tratte di trasferimento intervallate da brevi tratti di velocità. Dal 1977 la «Mille Miglia» rivive sotto forma di gara di regolarità per auto d’epoca. La partecipazione è limitata alle vetture, prodotte non oltre il 1957, che avevano partecipato (o risultavano iscritte) alla corsa originale. Il percorso Brescia Roma, effettuata su strade aperte al traffico andata e ritorno, ricalca, pur nelle sue varianti, quello della gara originale.

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