Dc Fandome

DC Fandome, le novità tra Batman, Wonder Woman e la Suicide Squad

Sì è da poco concluso il primo DC Fandome, il grande evento dedicato ai lanci delle novità DC Comics e Warner Bros. Ancora online come il precedente San Diego Comicon, qui si perde il fascino delle fiere dal vivo – dagli incontri con il pubblico ai cosplayer, in un’atmosfera da festa del cinema e dei fumetti – ma si guadagna in termini di condivisione. Nelle ultime 24 ore ogni panel è stato seguito online, visto e commentando dai fan in tutto il mondo. Se il primo trailer del Batman di Matt Reeves era l’ospite più atteso, tanti film, contenuti e personaggi hanno avuto l’attenzione che meritano. Scopriamo insieme alcune delle novità presentate in quest’edizione.

Una passerella per tutti gli eroi DC

Il DC Fandome si è aperto con Gal Gadot, l’interprete di Wonder Woman 1984, sequel del precedente capitolo, ancora diretto da Patty Jenkins e questa volta ambientato negli ’80. Dopo il suo trailer è stato presentato quello della Justice League in versione Snyder’s cut, attesa per il prossimo anno sulla piattaforma HBO Max di cui vi abbiamo già parlato. Finalmente l’ufficialità sul formato, saranno quattro parti da un’ora ciascuna, fruibile però come un unico film. La vera sorpresa forse è stata Suicide Squad – Missione Suicida, raccontata nel dietro le quinte come un “film di guerra anni ’70”. Personaggi sopra le righe scritti e diretti da James Gunn, il regista che ha regalato il successo ai Guardiani della galassia, anche qui con un manipolo di strampalati supereroi. Condotto da Gunn con divertimento attraverso backstage, ospiti ed un quiz sul franchise, è stato uno dei panel maggiormente coinvolgenti e riusciti. Infine alcune immagini del nuovo costume per il film su Flash interpretato da Ezra Miller, anticipazioni sul prossimo Aquaman con Jason Momoa, confermato il sequel di Shazam sempre con Zachary Levi e infine il trailer animato di Black Adam, il potente antagonista di Shazam il cui ruolo è andato a Wayne “The Rock” Johnson, una pellicola della quale si parla da anni e di cui ancora si attende almeno il primo trailer.

Batman, l’ospite più atteso

Something in the way” sussurra la consumata voce di Kurt Cobain, colonna sonora di questo primo trailer di The Batman diretto da Matt Reeves. L’attesa riguardava soprattutto Robert Pattinson attore poliedrico e vocato al cinema d’autore, che presso un certo tipo di pubblico fa ancora fatica ad allontanarsi dall’immagine del fascinoso vampiro della saga di Twilight. Duro inoltre scrollarsi di dosso il peso delle precedenti incarnazioni del pipistrello, quella gotica diretta da Tim Burton, quella seriosa di Christopher Nolan e quella forse più “fumettosa” di Zack Snyder. Ma Reeves ha scelto un tono da noir metropolitano, un vigilante molto fisico guidato dalla vendetta, creando una versione inedita che incuriosisce senza ancora svelare troppo.

Un fumetto a sostegno del #BlackLivesMatter?

In occasione dell’evento è stato annunciato che John Ridley, sceneggiatore del film premio Oscar 12 Anni Schiavo, sta scrivendo una miniserie dedicata a Batman, in particolare ai segreti di famiglia di Lucius Fox, il manager/ingegnere che affianca Bruce Wayne. Non a caso un personaggio di colore, elemento che nutre la speranza di vedere per la prima volta un “Batman nero“, giusto in tempo per l’ondata #BlackLivesMatter o, se vogliamo citare i rivali della Marvel, come Miles Morales – la versione afroamericana dell’Uomo Ragno. L’enorme successo di questa incarnazione ha portato Morales sul grande schermo, nella pellicola campione d’incassi Spider Man – Un Nuovo Universo, premiato addirittura agli Academy Awards come miglior film d’animazione 2019. Non sorprende che, durante le rivolte americane, quel Ragno sia diventato simbolo di orgoglio e di riscatto. Come già avvenuto con Batwoman sui fumetti e nella serie TV, con interpreti e personaggi simboli LGBT, si tratta di un legame tra intrattenimento e tematiche sociali che può contribuire in modo decisivo nel dibattito in corso e – si spera – nel miglioramento delle condizioni e della considerazione di molte minoranze.

Videogiochi ad alto tasso di coinvolgimento

Nel corso del 2021 uscirà il videogioco Batman: Gotham Knights, ultimo capitolo della serie di successo sviluppata da Rocksteady Studios, nei quali siamo chiamati a vestire i panni di Robin, Batgirl, Nightwing e Cappuccio Rosso, aiutanti di Batman che devono, in assenza del Cavaliere Oscuro morto nel precedente episodio, proteggere Gotham City dalla criminalità. Sempre per Rocksteady è in arrivo Kill The Justice League, incarnazione videoludica della Suicide Squad, prevista per il 2022. Entrambi i videogame non sono collegati alle relative versioni su schermo dei personaggi, ma contribuiscono ad ampliarne la mitologia, il riconoscimento da parte dei fan del fumetto, e ovviamente un maggior coinvolgimento da parte del pubblico.

Possiamo considerarlo un successo?

Le pellicole con gli eroi DC sembrano nutrire da sempre un complesso d’inferiorità in confronto alle pellicole Marvel. Sebbene pioniere dei cinekolossal fin dai tempi del Superman di Richard Donner, con le pellicole di Tim Burton hanno creato un genere, con la trilogia di Nolan hanno ricevuto credibilità e infine con l’Oscar a Joaquin Phoenix per l’ultimo suo Joker, sono ormai consolidate nel mondo cinematografico. Di fronte a tutto questo è assente però un senso di coesione, ben evidenziato invece nelle 24 pellicole e tante serie TV del Marvel Cinematic Universe, fattore determinante per tutti i miliardi di dollari di incasso al cinema e nei merchandise. Con questo DC Fandome è finalmente sembrato che l’intero mondo DC si sia unito nel segno di un unico cuore pulsante, firmato Justice League.

Enrico Banfo

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