Fino All'Osso

Fino All’Osso, Lily Collins tocca il fondo per risalire

Tra i titoli disponibili alla visione su Netflix c’è Fino All’Osso, il film drammatico – prodotto dalla stessa piattaforma nel 2017 e presentato al Sundance Festival di quell’anno – che segna la prima (e al momento unica) regia della sceneggiatrice Marti Noxon. Interpretata da Lily Collins e Keanu Reeves, la pellicola racconta la vicenda di una ragazza di 20 anni affetta da anoressia.

Dietro spinta di una famiglia più che frammentata (genitori separati: madre assente e risposata con una donna e padre altrettanto disinteressato e a sua volta risposatosi con una donna già madre di una ragazza dell’età della protagonista), Ellen (Lily Collins) è una ragazza anoressica che accetta un nuovo ricovero in una sorta di comunità “alternativa”, una sorta di casa famiglia per pochi ragazzi. Il Dottore a capo della struttura è interpretato da Keanu Reeves. Subito dopo l’incontro con i familiari il Medico capisce che la terapia più adatta per la ragazza sia toccare il fondo per poi risalire. Il nome della protagonista, volutamente qua omesso non è importante, anzi non le appartiene, tanto che il medico le propone di cambiarlo. La famiglia non si può invece cambiare. La figlia è diventato un problema, un disagio che non c’è modo di risolvere. I genitori si mostrano nel loro spiccato egoismo, l’unica figura che mostra affetto è la sorellastra, spaventata che la protagonista possa morire: “se muori giuro che ti uccido”.

La miglior terapia non è dunque l’accondiscendenza, ma un duro confronto con la realtà, che non è sempre come si vorrebbe, nella quale non c’è qualcuno che ti aiuta, dove bisogna farcela da soli e tirare fuori il coraggio. Questo approccio fa sì che la ragazza si allontani dalla comunità e sprofondi nell’abisso delle proprie paure e solitudine, per poi riemergere, rinascere e tornare con convinzione alla comunità, nella quale, oltre alla figura quasi paterna del Dottore, c’è una nuova famiglia ad attendere la protagonista, una famiglia fatta dagli altri ospiti della struttura, tra i quali un ragazzo particolarmente attrattato da lei.

Keanu Reeves e Lily Collins - photo by Gilles Mingasson

Keanu Reeves e Lily Collins – photo by Gilles Mingasson

Fino All’Osso non è un film particolarmente orginale per quanto riguarda la tematica più volte trattatata dell’anoressia, velocemente descritta attraverso le proprie tipiche rappresentazioni. Più interessante il tema, anch’esso non particolarmente innovativo: il potere dei social sui giovani. La protagonista prima di entrare in comunità aveva un blog nel quale inseriva i propri pensieri e immagini (disegni), legati al tema dell’anoressia, portando i propri vissuti personali agli occhi di adolescenti come lei che, adorandola, finiscono per emularla, tanto che una giovane ragazza muore. Il tema della responsabilità di ciò che viene pubblicato, anche quando è vero, è il vero punto centrale del film. La libertà di espressione può arrivare ad uccidere il prossimo? O ognuno è semplicemnte responsabile di se stesso?

Alice Luce