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Franco Maresco celebra Franco Scaldati, i gemelli De Serio raccontano il Platz

Giornata di documentari italiani oggi alla Mostra del cinema di Venezia. Saranno infatti presentati due lavori, entrambi Fuori Concorso: Gli Uomini di Questa Città Io Non li Conosco. Vita e Teatro di Franco Scaldati di Franco Maresco e I Ricordi del Fiume di Gianluca e Massimiliano De Serio.

Franco Scaldati in teatro

Franco Scaldati in teatro

Nel primo, Franco Maresco ha indagato la vita e l’opera dell’attore-poeta Franco Scaldati, una delle figure più significative della seconda metà del Novecento europeo che ci ha lasciati nel 2013. Il regista, che torna a Venezia dopo il successo dello scorso anno con Belluscone, ha esaltato la sua importanza: “il teatro di Franco Scaldati è uno straordinario esempio di resistenza morale e culturale di fronte alla barbarie che avanza senza tregua. Spero con questo mio documentario di contribuire alla conoscenza di un grande poeta e di un grande uomo, la cui arte ha tanto da dire a questa nostra generazione confusa e disperatamente sola”.

Resta nell’opera di Scaldati l’irripetibile rappresentazione di un’umanità marginale, sconosciuta e ormai scomparsa nella sua essenza. Il suo percorso è stato sinonimo di radicalità e impegno nel farsi portatore di un’idea di teatro lontana dagli schemi tradizionali. Una voce forte, contro l’ipocrisia del “potere”, che affermava: “Tutto sommato, vorrei essere la coscienza critica del teatro italiano, vorrei essere la spina nel fianco, ma so che gli altri se ne fregano e non mi considerano tale […] Un teatro che sia portatore di poesia, poesia violenta, che chiede implicitamente un cammino più solidale fra gli uomini, senza guardarsi allo specchio, senza appagarsi di se stesso, così come sembra essere tutto il teatro italiano di oggi”.

“La bellezza è degli sconfitti. Il futuro non è dei vincitori, è di chi ha la capacità di vivere. E chi ha la capacità di vivere, di essere totalmente se stesso, è inevitabilmente sconfitto. È qui il seme che crea e si traduce in futuro, vita: una sconfitta di straordinaria bellezza. Le facce degli sconfitti, le loro voci, continuano ad esistere. Sono i vincitori che non esisteranno più. Questo è il grande splendore dell’esistenza”.

Franco Scaldati

"I Ricordi del Fiume"

“I Ricordi del Fiume”

I Ricordi del Fiume di Gianluca e Massimiliano De Serio è un documentario che racconta il Platz, una delle baraccopoli più grandi d’Europa in cui vivono oltre mille persone di diverse nazionalità, situata sugli argini del fiume Stura a Torino. Il luogo è stato recentemente oggetto di un grande progetto di smantellamento e conseguente trasferimento di parte delle famiglie in case normali. Tutti coloro che invece non rientrano nel censimento della prefettura sono destinati a tornare al Paese natale o a cercare un’altra sistemazione di fortuna.

Il documentario racconta la vita di questa baraccopoli nei suoi ultimi mesi di esistenza, in una labirintica immersione tra lacerazioni, drammi, speranze, vita. Nel percorso di conoscenza e di riprese, i due autori non hanno cercato la cronaca, ma i ricordi: “volevamo salvare impressioni e stati d’animo, come in un impossibile atto di resistenza, di trattenimento delle immagini, della dignità, delle parole e dei gesti. La raccolta di questa specie di found footage di vite è un insieme di specchi frammentati e sospesi che lottano insieme per ricostruire questa comunità, vicina eppure invisibile”.

Momenti al Platz

Momenti di vita al Platz

Il Platz diventa così un “luogo simbolico e cruciale delle nostre periferie, ora destinato a dissolversi nel nulla, di volta in volta è stato il capro espiratorio delle nostre mancanze, o carne pronta per il macello delle campagne elettorali, per inutili e dannosi interventi “di emergenza”. Eppure, nel passare delle stagioni, ai nostri occhi il Platz si faceva sempre più metafora dell’esistenza stessa, della sua caducità e della sua bellezza” hanno concluso i gemelli De Serio.

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