Gillo 0 - Battaglia di Algeri - silence!

Gillo, il viaggio appassionato del maestro Pontecorvo

A dieci anni dalla scomparsa, da oggi all’11 dicembre apre a Roma – presso  il Teatro dei Dioscuri al Quirinale (via Piacenza 1) – la Mostra Gillo – Cinema, Utopie, Battaglie e Passioni di Gillo Pontecorvo. L’esposizione non è un omaggio per un anniversario o il tributo a una doverosa memoria, ma un viaggio nella vita di un grande viaggiatore, di cui racconta le molteplici vite: regista, ma anche eccezionale organizzatore culturale, militante politico, partigiano, musicista, cultore del tennis e di botanica. La mostra è curata da Claudio Libero Pisano, con la collaborazione di Simone Pontecorvo.

Gillo Pontecorvo

Gillo Pontecorvo

Gillo Pontecorvo è stato uno dei maestri del cinema italiano, e mondiale, una figura esemplare e unica di quest’arte, anzi: unica. Pontecorvo lasciava nell’immediato un giudizio indiscutibile, e un paradosso: è stato uno dei cineasti più influenti del secolo; è stato anche uno dei registi meno prolifici della storia, con appena sei titoli realizzati tra il 1957 e il 1979 (cioè nel cuore della sua filmografia). Ma questi film sono di importanza capitale, e tra essi alcuni, legati alla memoria e allo sguardo di milioni di spettatori, sono divenuti proverbiali, quasi delle parole a sé stanti: Kapò, La Battaglia di Algeri, Queimada.

Pontecorvo non lasciava al mondo solo dei capolavori, ma un’influenza forte e tutt’ora continua su generazioni di cineasti, un’influenza seminale riconosciuta da maestri (si pensi alla stima di cui gode negli Stati Uniti) fino a giovani che iniziano oggi la propria avventura nel cinema.

Con Enrico Berlinguer nell'inverno 1945 al Congresso PCI Milano

Con Enrico Berlinguer nell’inverno 1945 al Congresso PCI Milano

Il percorso espositivo segue un andamento non lineare, ma analogo e ‘a palinsesto’ al corso delle tappe di vita di Pontecorvo, attraverso un racconto intessuto con 400 fotografie – di cui moltissimi gli inediti – provenienti dall’Archivio Pontecorvo, e dall’Archivio Luce e del Museo Nazionale del Cinema di Torino, e sorprendenti filmati inediti, documenti, e testi che attraverso le parole di Gillo e di chi di lui ha scritto, connettono le diverse sezioni della mostra.

Sezioni che seguono una serie di ‘voci’ ideali, che sono Infanzia, Apprendistato (con immagini straordinarie dei suoi incontri e avventure da esule, in seguito alle leggi razziali del 1938, a Parigi e poi a Saint Tropez, accanto a figure – come Sartre, Picasso, Stravinskij, Berlinguer – la pratica da professionista del tennis, il sogno di diventare musicista – una passione perenne che sarà fondamentale per il suo cinema – l’avvicinamento alla politica. Un vero e personale romanzo di formazione nel, e del Novecento), Resistenza (con testimonianze e foto del suo impegno attivo e in prima linea tra Lombardia e Piemonte, sotto il nome di battaglia di Barnaba).

Con Sartre sul Set di Kapo'

Con Sartre sul Set di Kapo’

Una parte straordinariamente ricca e centrale è quella del binomio Film realizzati – Film non realizzati. Pontecorvo è stato regista di un corpus di film imprescindibile, titoli visti e amati nel mondo. Di quest’opera si troveranno memorie, provini (tra cui quelli per selezionare la protagonista di Kapò, dove emerge un filmato con Claudia Cardinale – che non partecipò al film –  sorprendente) testi originali, lettere, scatti inediti dei set: un’immersione dentro una grande storia di cinema, mentre viene realizzata.

Ma Pontecorvo è anche l’autore di un numero non precisabile, avvincente e spesso poco conosciuto di film non realizzati: progetti inseguiti, scritti, studiati, preparati, e poi abbandonati, attesi, respinti, lasciati andare. Amati e non portati a termine con la stessa dominante passione di un autore che fece sempre e solo i film che voleva.

Con Brando sul set di Queimada, 1968

Con Brando sul set di Queimada, 1968

Di questa parte ‘sommersa’ dell’opera di Pontecorvo la mostra dà un risalto senza precedenti, e fa toccare con mano il laboratorio ideale e pratico del suo cinema. Il visitatore può così imbattersi in istantanee e parole su un progetto di film sulla figura di Cristo, I Tempi della Fine; o un film intitolato Magia per il quale Pontecorvo sperimentò l’LSD. Un film propostogli a sorpresa da Marlon Brando sui Sioux, poi abbandonato per volere della produzione americana, ma grazie al quale Pontecorvo visse per un mese presso una riserva indiana.

E poi tanti altri progetti, un diorama di cinema potenziale, una galleria che regala un ritratto più completo, e inedito, per capire il mondo, un metodo e la tensione utopistica del regista. E una sollecitazione a uno sguardo nuovo sul suo cinema, una nuova fonte per discutere e rivedere un autore che ha ancora molto da far scoprire e interrogare.

Con De Niro per A Bronx Tale

Con De Niro per A Bronx Tale

Il percorso si completa con il Gillo pubblico, una visione del suo molteplice, fertile intervenire nel dibattito culturale, e sociale. Nel più profondo senso di intellettuale, Pontecorvo non ha mai scisso l’opera creativa dall’operato culturale – come, basti dire, nell’esperienza di direttore del Festival di Venezia, memorabile per esiti e provocazioni di movimento. Al modo in cui i suoi film irrompevano e creavano una discussione pubblica, così il suo ruolo pubblico si risolveva spesso in atti creativi e spinta ideale. Come tanti progetti di futuro.

Un esempio tra tanti, le due foto con un Leone d’Oro. Quello vinto per La Battaglia di Algeri, e quello alla Carriera consegnato da Pontecorvo a Steven Spielberg. In questa sezione è il vertice dello spettacolo, degli incontri con un mondo di personalità diverse, di cultura, a fare da protagonista.

Leone d' oro a La Battaglia di Algeri

Leone d’ oro a La Battaglia di Algeri

Un percorso espositivo quindi eterogeneo, sofisticato e contemporaneo, pieno di oggetti di bellezza e di idee, immagini e parole. Opere e proposte, e tantissimi incontri, persone, passioni. Una mostra che segue il flusso di una vita, non solo di un regista, da conoscere e scoprire ancora. E che racconta le utopie concrete di un secolo, e del nostro tempo.

“Il signor Gillo Pontecorvo è autorizzato a circolare liberamente in qualsiasi ora del giorno e della notte, ed in qualunque luogo”.

Leave a Comment