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Gong Li riabbraccia Zhang Yimou nel melodramma Lettere di uno Sconosciuto

È da ieri al cinema Lettere di uno Sconosciuto, il film di  Zhang Yimou che, dopo essersi dedicato nell’ultimo decennio alla realizzazione di alcuni tra i maggiori blockbuster prodotti in Cina, è tornato a rappresentare un tema più intimo legato alla vicenda storica della Rivoluzione Culturale cinese. Per questo suo 20° film, presentato Fuori Concorso al 67° Festival di Cannes, il regista è tornato a dirigere, dopo molto tempo, due straordinari attori: Chen Daoming e Gong Li.


Lu Yanshi (Chen Daoming) e Feng Wanyu (Gong Li) sono una coppia unita, costretta a separarsi quando lui viene arrestato e mandato in un campo di lavoro come prigioniero politico. Rilasciato nel corso degli ultimi giorni della Rivoluzione Culturale, Lu riesce finalmente a tornare a casa ma lì scopre che la moglie che tanto ama è affetta da amnesia e ricorda poco del suo passato. Incapace di riconoscerlo, Feng continua ad attenderne pazientemente il ritorno del marito. Estraneo in seno ad una famiglia distrutta, Lu Yanshi è però deciso a far rivivere il loro passato e a risvegliare i ricordi della moglie.

Chen Daoming

Chen Daoming

Interni, paesaggi ombrosi, scuri, bagnati dalla pioggia. Il film di Zhang Yimou ha tutte le caratteristiche del melodramma. Al centro della storia la tensione emotiva tra i protagonisti, senza troppa esagerazione. Il regista ha adottato uno stile asciutto, senza compiacimento. E poi al centro lei, una intensa e raffinata Gong Li (foto copertina) già musa del regista in La Città Proibita (2006, la pellicola più costosa del storia del cinema cinese), il film in cui l’attrice interpreta una imperatrice. Con Lettere di uno Sconosciuto ha potuto riabbracciare il suo maestro.

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