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Il Richiamo Della Foresta, Harrison Ford nell’avventura di Jack London

Diretto da Chris Sanders e basato sulla leggendaria avventura di Jack London, giovedì 20 febbraio arriva al cinema Il Richiamo Della Foresta. Tra live-action e animazione Harrison Ford, uno degli attori cinematografici più popolari e acclamati di tutti i tempi, è affiancato da un cast che comprende Omar Sy, Dan Stevens, Karen Gillan e Bradley Whitford.

Il film

Chris Sanders porta sul grande schermo la storia di Buck, un cane dal cuore d’oro, la cui tranquilla vita domestica viene sconvolta quando viene improvvisamente portato via dalla sua casa in California e trapiantato nella natura selvaggia dello Yukon canadese durante la Corsa all’Oro degli anni 1890. Come nuova recluta di una squadra di cani da slitta, di cui in seguito diventerà il leader, Buck vive uno straordinario viaggio di formazione che lo porterà a trovare il suo vero posto nel mondo e a diventare padrone di se stesso.

Il romanzo di Jack London

Prima della sua pubblicazione in forma di romanzo breve nel 1903, la saga d’avventura di Jack London incentrata su un cane di nome Buck fu pubblicata a puntate sulla rivista The Saturday Evening Post. Tradotto in 47 lingue, il romanzo non è mai finito fuori stampa, diventando un esempio duraturo della letteratura classica americana. Erwin Stoff, il produttore del film, ha osservato: “penso che questa storia abbia resistito per oltre 100 anni perché, come tutta la grande letteratura, possiede alcuni elementi universali. È incentrata sulla perdita, sul superamento di una perdita, sulla propria casa e sull’idea di essere strappati via da essa, ma soprattutto sul concetto di trovare una versione migliore e più forte di noi stessi”.

CALL OF THE WILD

La sceneggiatura di Michael Green

Il Richiamo della Foresta è entrato a far parte del grande canone narrativo americano per un buon motivo – spiega lo sceneggiatore Michael Green che ha adattato il romanzo di London – parla ai lettori in molti modi diversi. È la grande storia di un viaggio ricco di avventure nella tradizione di Robert Louis Stevenson. Descriveva ai lettori alcuni luoghi del Nord America di cui avevano sentito parlare, ma che avevano visto soltanto in alcune immagini e fotografie. In America, c’era stata una vera e propria mania nei confronti della Corsa all’Oro del Klondike. I giornali pubblicavano continuamente articoli su questo argomento e i lettori non ne avevano mai abbastanza. La gente non aveva la minima idea che la Corsa all’Oro fosse stata costruita sulle spalle dei cani”. Dal punto di vista emotivo e tematico, la nozione centrale della storia è l’idea che una creatura innocente, che non si lascia mai abbattere dagli eventi negativi, sia in grado di tirare fuori il meglio da tutti noi: “e questo migliora la vita di chiunque – conclude Green ogni persona viene migliorata dall’incontro con Buck”.

La regia di Chris Sanders

Parlando di questo film, che rappresenta il suo esordio alla regia in live-action, Chris Sanders afferma: “Il Richiamo della Foresta è completamente incentrato su un personaggio costretto ad affrontare eventi inaspettati. Tutti noi sappiamo che la vita può riservare degli imprevisti. Le sfide inaspettate possono distruggerti o fortificarti, e questo è proprio quello che accade a Buck. Invece di farsi sconfiggere da questi imprevisti, Buck va avanti e alla fine trova un posto a cui appartiene. Buck non si limita soltanto a sopravvivere: riesce ad avere la meglio, mantenendo comunque intatto il suo carattere gentile. Raffigura perfettamente ciò che tutti noi dobbiamo affrontare nella vita. Saremo sempre costretti a fare i conti con l’incertezza, con tanti cambiamenti inaspettati e altre cose di questo tipo”.

Il Richiamo Della Foresta 2

Non è una fiaba

Pur essendo un classico della letteratura per ragazzi, non è assolutamente una fiaba – aggiunge Chris Sandersè un’intensa storia di sopravvivenza e perseveranza. Non importa se siamo giovani o vecchi: penso che tutti noi abbiamo affrontato esperienze di questo tipo. Questa storia possiede un senso di realismo che tutti gli spettatori riconosceranno, identificandosi in essa. Penso che questa storia abbia resistito per questo motivo. È la storia di un personaggio che scopre una forza che non sapeva di possedere”.

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