Uomo Delfino Jacques Mayol underwater 1960s

Jacques Mayol è L’Uomo Delfino, un’anima immersa nell’acqua

Dal 5 al 7 ottobre Wanted Cinema porta nelle sale L’Uomo Delfino, il documentario diretto dal regista greco Lefteris Charitos, che ripercorre la straordinaria storia di Jacques Mayol, leggendario campione  di immersione che rivoluzionò il mondo dell’apnea con record di immersione di oltre 100 metri di profondità, la cui vita è stata fonte d’ispirazione per il film culto Le Grand Bleu di Luc Besson (1988).

Il film

L’Uomo Delfino “immerge” lo spettatore nel mondo di Jacques Mayol. Dal Mediterraneo al Giappone, dall’India alle Bahamas, incontriamo i più stretti amici e familiari di Mayol, tra cui i suoi figli Dottie e Jean-Jacques e i campioni mondiali di tuffi liberi William Trubridge, Mehgan Heaney-Grier e Umberto Pelizzari, per rivelare il ritratto di un uomo che ha superato i limiti del corpo umano e della mente, non solo per infrangere dei record, ma soprattutto per scoprire la più profonda affinità tra gli esseri umani e il mare. Narrato da Jean-Marc Barr, l’attore che ha interpretato il ruolo di Mayol nel film The Big Blue, il film intreccia una straordinaria fotografia subacquea contemporanea ai filmati d’archivio dagli anni Cinquanta in avanti, per svelare come ‘l’uomo dei delfini’ abbia rivoluzionato il mondo delle immersioni e donato nuova consapevolezza al rapporto umano con la natura e la propria interiorità.

Jacques Mayol (Bahamas, marzo 1994)

Jacques Mayol (Bahamas, marzo 1994)

Lefteris Charitos racconta…

L’Uomo Delfino racconta la storia di un uomo carismatico che ha diviso la sua vita tra terra e acqua, portando consapevolezza sulla nostra affinità con il mondo acquatico. Atleta, filosofo e avventuriero, Jacques Mayol ha viaggiato in tutto il mondo, dal Mediterraneo al Giappone, dall’India alle Bahamas, divulgando una visione olistica dell’esperienza umana che si basa sul bisogno di riconnettersi con la natura. Il film tratta questioni essenziali dell’esistenza umana: la morte, i limiti del corpo, il ritorno alla natura, le trappole dell’ambizione personale e della fama, l’equilibrio del corpo e dell’anima attraverso la meditazione. Per Mayol ogni immersione era un tentativo per allineare mente e corpo. Condividiamo con lui questa esperienza, immergendoci in profondità, dove tutto è nero, immobile, spaventoso ma anche pacifico, per poi ritornare alla luce abbagliante della superficie“.

“Io sono il mare… C’è un delfino dormiente in ognuno di noi”

 Jacques Mayol

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