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La vendetta di Marlina, il western al femminile di Mouly Surya

Distribuito da Lab 80 film, uscirà domani nelle sale italiane Marlina, Omicida in Quattro Atti, il film diretto dalla regista indonesiana Mouly Surya (titolo originale Marlina the Murderer in Four Acts) che era stato selezionato nella Quinzaine des Réalisateurs a Cannes 2017 ed è recentemente stato premiato con il Mercurius Prize a Noir in Festival. Al centro della pellicola c’è la vendetta di una donna che cerca giustizia in un viaggio solitario tra le grandi distese dell’Indonesia rurale.


Marlina è il racconto del viaggio di vendetta e redenzione della protagonista: Marlina (Marsha Timothy), una vedova che vive sull’isola di Sumba, dove le donne ancora sono relegate alle attività di casa, e che è stata violentata e depredata da un gruppo di uomini. Il desiderio di giustizia che muove Marlina porta lo spettatore in una avventura che attraversa gli splendidi paesaggi dell’Indonesia rurale, accompagnato dalle avvincenti musiche originali di Zeke Khaseli e Yudhi Arfani. Marlina è un western al femminile, un film ricco di richiami in cui la protagonista trascina gli altri personaggi in una particolare, e non di rado ironica, ribellione contro la violenza dell’universo maschile.

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Ha detto la regista Mouly Surya, classe 1980, al suo terzo lungometraggio: «Credo che Marlina, con la sua immagine fatta di mistero, sensualità e ostinazione, mi sia stata ispirata dall’immagine delle donne che ho incontrato sull’isola di Sumba. Al giorno d’oggi abbiamo diverse figure di donne forti in Indonesia, sia in politica che nel mondo del lavoro, ma in luoghi come Sumba il posto della donna è ancora la cucina: da lì le donne devono entrare e uscire dalla casa. Eppure sull’isola ho conosciuto una donna, un’insegnante di nome Marlina, che si è difesa con tenacia dopo essere stata accusata di aver dato scandalo a causa di un video in cui ballava. In qualche modo mi è stata d’ispirazione».

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