"1938: Diversi"

Le Leggi Razziali in Italia in 1938: Diversi, il documentario di Giorgio Treves

"1938: Diversi"

Presentato in Selezione Ufficiale – Fuori Concorso alla 75. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, dove ha ottenuto una Menzione Speciale al HRNs Award – Premio Speciale per i Diritti Umani, 1938, Diversi di Giorgio Treves arriverà nelle sale l’11 ottobre, distribuito da Mariposa Cinematografica, all’Apollo11 di Roma all’interno della rassegna “Racconti dal Vero” alle ore 21.00.


Era il 1938 e il popolo italiano, che non era tradizionalmente antisemita, fu spinto dalla propaganda fascista ad accettare la persecuzione di una minoranza che viveva pacificamente in Italia da secoli. Come fu possibile tutto questo? E quanto sappiamo ancora oggi di quel momento storico? In occasione dell’80° anniversario della promulgazione delle leggi razziali in Italia, la Tangram Film di Roberto e Carolina Levi ha realizzato in collaborazione con Sky Arte, Piemonte Film Fund, MiBACT, AB Groupe e AAMOD il documentario “1938, Diversi” scritto da Giorgio Treves e Luca Scivoletto per la regia di Giorgio Treves.

DIVIETI

1938, Diversi vuole ripercorrere ciò che comportò per la popolazione, ebraica e non, l’attuazione di quelle leggi e, in particolare, i sottili meccanismi di persuasione messi in opera dal fascismo. Il documentario illustra anche la forte componente del razzismo presente nel regime fascista fin dal suo inizio per tradursi poi nella militarizzazione del popolo italiano, nell’esaltazione della romanità, nella conquista dell’Africa Orientale e infine nelle leggi antisemite e nell’alleanza con Hitler.

ROBERTO HERLITZKA

Attraverso una vasta documentazione, materiali inediti, animazioni, il racconto di storici tra i quali Michele Sarfatti, Sergio Luzzatto e Alberto Cavaglion, le testimonianze di vittime di quelle stesse leggi e gli interventi di Walter Veltroni, Liliana Segre, Rosetta Loy, Luciana Castellina, Roberto Herlitzka, il documentario rende attuale quel ricordo, sensibilizzando e mettendo in guardia dall’emergere di tendenze riconducibili a ideologie che si credevano sepolte per sempre.

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