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Stefano Accorsi entra nel 1993, l’anno della paura

Stasera su Sky Atlantic inizia 1993, il secondo capitolo della produzione originale Sky realizzata da Wildside, che racconta gli anni che hanno cambiato il Paese, attraverso gli occhi e le storie di protagonisti di fantasia, la cui vita si intreccia con il terremoto politico, civile e sociale che ha scosso l’Italia in quell’anno. Dietro la macchina da presa torna Giuseppe Gagliardi, a dirigere una stagione in cui riprendono le vicende di Leo, Veronica, Pietro, Luca e Bibi. Uomini e donne che, mossi da ambizione, rivincita e vendetta, il pubblico ritroverà nel caos del passaggio tra Prima e Seconda Repubblica.

Stefano Accorsi e Paolo Pierobon

Stefano Accorsi e Paolo Pierobon

Gli otto episodi di 1993 fanno seguito alla prima stagione, 1992, venduta a oggi in circa 100 paesi: in quel primo capitolo le vicende dei protagonisti della serie avevano sullo sfondo il terremoto innescato dalle indagini su Tangentopoli, incontrandosi e scontrandosi con i personaggi che quell’anno portò alla ribalta della cronaca. Vicende che hanno lasciato, poi, numerosi interrogativi.

La nuova stagione riparte dal 30 aprile 1993, con la celebre scena all’hotel Raphael, a Roma, dove la folla scaglia monetine contro Bettino Craxi. Se il 1992 è l’anno in cui la rivoluzione di Mani Pulite ha avuto inizio, il 1993 è l’anno del terrore. Il vecchio potere è caduto, ma prima che se ne instauri uno nuovo bisogna correre a occupare i posti che si sono liberati. E alla fine ci saranno vincitori e vinti. In questo clima, i protagonisti della serie combattono per guadagnarsi un posto nel 1993.

Guido Caprino

Guido Caprino

Leonardo Notte (Stefano Accorsi) sogna un’avventura politica al fianco di Berlusconi (Paolo Pierobon), che riscatti i suoi trascorsi. Ma per riuscirci dovrà superare i conflitti del suo animo scisso e le insidie di un passato che ritorna. Al suo fianco c’è Arianna (Laura Chiatti), una donna con cui Leo non dovrebbe stare e che, pure, ha cercato, voluto, ottenuto. Il leghista Pietro Bosco (Guido Caprino) ha visto deteriorarsi la sua storia d’amore. Veronica è ancora la sua ossessione eppure, proprio quando riesce a liberarsi da questo fantasma, capisce che il gioco della politica gli piace davvero.

Il poliziotto di Mani Pulite, Luca Pastore (Domenico Diele), invece, non cerca il potere, lo combatte. Ha una missione da portare a termine e il 1993 è l’ultima occasione per ottenere vendetta. Per questo, Luca gioca il tutto per tutto, ma un nuovo amore, Eva (Camilla Semino Favro), lo spingerà a farsi delle domande e le sue certezze cominceranno a vacillare. Accanto a Luca, torna l’allora PM di Mani Pulite Antonio Di Pietro (Antonio Gerardi), che continua la sua battaglia per portare alla sbarra l’intero Sistema.

Domenico Diele

Domenico Diele

Veronica Castello (Miriam Leone) ha ottenuto il successo che cercava in tv. Ma la competizione è agguerrita. E, soprattutto, quanto può durare questa carriera? Il rapporto con Davide, lo scrittore interpretato da Flavio Parenti, le darà nuovi strumenti per riflettere su se stessa. Per Bibi Mainaghi (Tea Falco) ricchezza e potere ci sono già, ma Bibi è sola, senza amore e con un fratello, Zeno (Eros Galbiati), che si sta perdendo. Forse la sua unica speranza è decidere di combattere quel potere che si è fatto oscuro. Accanto a loro, il pubblico ritroverà la giornalista d’inchiesta Giulia Castello (Elena Radonicich), il leghista Gianni Bortolotti (Teco Celio), la figlia di Leo Notte, Viola, interpretata dalla giovane Irene Casagrande, Giovanni Ludeno (Dario Scaglia) e un inedito Vinicio Marchioni nel ruolo di Massimo D’Alema.

Lasciamo ora spazio alle note di regia di Giuseppe Gagliardi.

Se il 1992 è l’anno dell’illusione, il 1993 è quello della paura. I nostri personaggi vivono in un’epoca di grande smarrimento, ciascuno di loro deve fare i conti con il proprio lato oscuro e cercare di non soccombere. Un terremoto ha fatto crollare un sistema politico che sembrava inossidabile. La battaglia per il potere è aperta e vede schierati sul campo diversi contendenti. L’aria che si respira è pesante, ad aggravare la situazione le bombe della mafia che scuotono il Paese. Le linee telefoniche del palazzo del Governo si interrompono misteriosamente, il black-out democratico è a un passo”.

Miriam Leone

Miriam Leone

Ora l’intreccio si fa più articolato, le vicende più complesse. È l’ansia del riscatto a muovere i protagonisti e lo stile della serie riflette la loro inquietudine. Come in un classico noir, i personaggi si muovono in un contesto caratterizzato dall’incertezza, dove la realtà è perennemente ingannevole, in un universo corrotto e dove spesso rischiano la loro incolumità e sopravvivono violando le leggi. 1993 è il racconto di un’epoca, ma soprattutto il racconto delle vite di uomini e donne che, più o meno consapevolmente, cercano di sopravvivere a se stessi e alla Storia”.

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