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Tenet e Mulan, i due volti della ripartenza del cinema in Italia

Verso il finire dell’estate 2020 l’emergenza sanitaria internazionale legata alla pandemia CoVid-19 sembra ben lontana dall’essere risolta. In alcune nazioni come Stati Uniti e Brasile i contagi non accennano a diminuire, in paesi come la Cina la situazione sembra essere tornata sotto controllo, mentre in Italia l’emergere di focolai e la ripresa dei contagi – anche se molti asintomatici – delineano una percezione di un pericolo minore, anche se ancora ben presente. Mascherine e sanificazione permettono la ripartenza di parecchi settori, e l’intrattenimento è uno di questi. I cinema hanno riaperto e hanno voglia di tornare alla vecchia normalità. Succederà presto, anche qui in Italia?

John David Washington (©2019 Warner Bros. Entertainment, Inc. All Rights Reserved. Photo Credit: Melinda Sue Gordon)

John David Washington in “Tenet” (©2019 Warner Bros. Entertainment, Inc. All Rights Reserved. Photo Credit: Melinda Sue Gordon)

Tenet, il simbolo del ritorno in sala

Godersi un film su un grande schermo, in un ambiente sicuro e immersivo come la sala, sono state la priorità dell’intero settore per tutto questo periodo di pandemia. Dalle case di produzione agli esercenti, il fantasma del lockdown ha lasciato un’ombra di timore che sembra dileguarsi solo con un evento simbolico come l’uscita di un kolossal, una pellicola in grado di attirare grandi pubblici. L’onere è toccato a Christopher Nolan e al suo Tenet, spy-story con elementi metafisici dal cast stellare e con riprese ad alto tasso di spettacolarità. Rinviato più volte, la sua uscita in Europa a fine agosto e in America a inizio settembre è la cosa che più si avvicina al ritorno alla cosiddetta normalità. Distribuito in oltre 800 sale italiane, nei primi due giorni di programmazione ha ottenuto oltre 100mila presenze per un ottimo incasso di 699mila Euro.

L’uscita di Mulan direttamente in streaming

Rispetto a Warner Bros e al suo Tenet, sul mercato internazionale Disney ha optato per una strada differente. L’atteso Mulan, rifacimento in live-action del classico del 1998, arriverà direttamente sul servizio di streaming Disney+. Con la cifra di €21,99 si otterrà l'”accesso premium” alla visione della pellicola, disponibile a partire dal 4 settembre, per i soli già iscritti, che pagano cioé già circa € 9,90 al mese. Mulan sarà disponibile in qualità 4K Ultra HD con audio Dolby Surround e resterà a disposizione dell’abbonato in modo illimitato. La cifra è tutto sommato accessibile: è assolutamente pari ad un’edizione Blu-ray e forse addirittura estremamente conveniente per una famiglia, considerando ad esempio il costo del biglietto per figli e genitori, bibita e popcorn ed eventualmente trasporto e parcheggio, se vogliamo considerare la visione dal solo punto di vista economico.

Elio Germano in "Volevo Nascondermi"

Elio Germano in “Volevo Nascondermi”

In sala ad agosto in Italia

A onor del vero, il primo blockbuster uscito internazionalmente, e anche qui in Italia, è stato Onward – Oltre La Magia, film Disney-Pixar incentrato su un mondo fantastico e sull’importanza della famiglia. Valori perfetti per attirare pubblico in sala, con la promessa di intense emozioni nello stile della casa di Topolino, anche se gli incassi hanno raggiunto poco meno di 250mila Euro. Quasi la stessa cifra anche per la biografia dell’artista Antonio Ligabue Volevo Nascondermi, interpretato da un grande Elio Germano acclamato dalla critica e premiato sia al Festival di Berlino che ai Nastri d’Argento. Un film d’autore che aveva esordito a marzo in piene emergenza, rimandato poi ad agosto e che, di fatto, ha trainato l’apertura delle sale fino ad oggi. 

In Cina si veleggia verso un new normal

Può sembrare una situazione decisamente in salita, ma c’è comunque speranza per l’intero settore: in testa al box-office cinese al momento troviamo The Eight Hundred, blockbuster storico sulla resistenza contro l’occupazione giapponese nel 1937. Girato interamente in IMAX, rappresenta anch’esso un simbolo di ripresa per la Cina, oltre che di orgoglio nazionale, fattori che combinati insieme lo hanno portato ad incassare la cifra record di 116 milioni di dollari, un risultato pari o superiore al periodo pre-lockdown. Le prove tangibili per un cosiddetto “new normal” ci sono, insomma.

"The Eight Hundred"

“The Eight Hundred”

La sicurezza diventa un fattore chiave sul mercato

Al di là dei fattore intrinseci legati alla pellicola, e una volta che il pubblico avrà in un certo senso “rotto il ghiaccio” con l’uscita al cinema, saremo di fronte ad una nuova situazione del mercato. Questa crisi globale ha avuto infatti un merito sicuro, quello di riportare al centro del dibattito l’esperienza in sé. Una sala climatizzata dal corretto ricambio d’aria, distanziamento sociale anche seduti e la praticità di acquistare i biglietti online, senza code o altri fastidi. In mancanza di queste condizioni, il pubblico può parimenti scegliere di rimandare e di godersi il film in un altro momento. La comodità dei servizi in streaming e l’ampiezza dell’offerta, unita all’ormai altissima tecnologia degli schermi 4K e ad un eventuale risparmio economico, non indifferente per una famiglia numerosa, hanno ormai trasformato il mercato e detteranno sicuramente innovazione nei servizi, anche considerando che ogni operatore si è attrezzato disponendo sia del segmento produttivo, sia della piattaforma di distribuzione online, vedi Disney e Disney+, Warner Bros. e il nuovo HBO-Max, e ovviamente Netflix e i suoi Originals.

Ma in questo momento, prima ancora di interrogarci su come sarà il cinema del futuro, mettiamo in primo piano la nostra sicurezza. Cerchiamo di vivere un’esperienza che ci faccia sentire a nostro agio, che sia al buio di una magica sala, o seduti sul nostro confortevole divano.

Enrico Banfo

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