Photo by Eric Zachanowich. Courtesy of Searchlight Pictures. © 2022 20th Century Studios All Rights Reserved

The Menu, il thriller satirico sulla ristorazione firmato Mike Mylod

Photo by Eric Zachanowich. Courtesy of Searchlight Pictures. © 2022 20th Century Studios All Rights Reserved

Scritto da Seth Reiss & Will Tracy e diretto da Mark Mylod, dal 17 novembre è nei nostri cinema The Menu, un thriller-satira sul mondo della cucina che ha come pratagonista un ricco cast guidato da Anya Taylor-Joy, Nicholas Hoult e Ralph Fiennes.

Il film

Una coppia, Margot (Anya Taylor-Joy) e Tyler (Nicholas Hoult), si reca su un’isola costiera degli Stati Uniti nord-occidentali per mangiare in un ristorante esclusivo, Hawthorn, dove il solitario Chef Julian Slowik (Ralph Fiennes), famoso in tutto il mondo, ha preparato un sontuoso menù degustazione per alcuni ospiti speciali appositamente selezionati. Oltre alla coppia, ci sono tre giovani esperti di informatica già ubriachi, Bryce (Rob Yang), Soren (Arturo Castro) e Dave (Mark St. Cyr), una coppia benestante e più anziana composta da due clienti abituali del ristorante, Anne e Richard (Judith Light e Reed Birney), il celebre critico gastronomico Lillian Bloom (Janet McTeer) e il suo servile caporedattore Ted (Paul Adelstein), e una famosa star del cinema di mezz’età (John Leguizamo) con la sua assistente Felicity (Aimee Carrero). Organizzata dai membri impeccabilmente vestiti del personale di sala, diretto dal generale Elsa (Hong Chau), la serata è dominata da una tensione crescente che aleggia su ciascun tavolo degli ospiti mentre vengono svelati segreti e vengono serviti piatti inaspettati. Quando si verificano eventi folli e violenti, le vere motivazioni di Slowik iniziano a inquietare i clienti, e diventa sempre più chiaro che il suo elaborato menù è stato pianificato per culminare con un finale scioccante.

Anya Taylor-Joy e Nicholas Hoult i(Photo by Eric Zachanowich. Courtesy of Searchlight Pictures. © 2022 20th Century Studios All Rights Reserved)

Anya Taylor-Joy e Nicholas Hoult i(Photo by Eric Zachanowich. Courtesy of Searchlight Pictures. © 2022 20th Century Studios All Rights Reserved)

La satira che fa riflettere

Proprio come i suoi personaggi, The Menu non è ciò che sembra. Ogni portata svela un nuovo aspetto della storia, permettendo allo spettatore di vivere un’avventura folle e inaspettata insieme agli ospiti di Hawthorn. Essendo un thriller satirico, il film esamina questioni più profonde senza essere troppo moralistico o arrogante. È dark e inquietante, ma anche divertente. “Con la satira, ti trovi a ridacchiare in modo nervoso, ma poi ti rendi conto che anche tutte le altre persone che sono al cinema con te stanno ridendo – afferma Taylor-Joy – Anche se magari non la capiamo in prima persona, la satira costringe il mondo a guardarsi allo specchio. Tuttavia, ti permette anche di ridere in faccia ai problemi del mondo e credo che questo sia un ottimo modo per gestire quell’emozione. I miei film preferiti sono quelli a cui continui a pensare anche dopo averli visti, quelli capaci di stimolare la discussione”.

Ralph Fiennes (Photo by Eric Zachanowich. Courtesy of Searchlight Pictures. © 2022 20th Century Studios All Rights Reserved)

Ralph Fiennes (Photo by Eric Zachanowich. Courtesy of Searchlight Pictures. © 2022 20th Century Studios All Rights Reserved)

L’industria della ristorazione

Mike Mylod spera che The Menu sia capace di intrattenere il pubblico e di mettere in luce l’impressionante e innegabile livello di artisticità che caratterizza il mondo della cucina raffinata, una forma d’arte che lui stesso ha imparato ad apprezzare grazie a questo film. Volevamo prendere in giro l’industria della ristorazione ma senza mancare di rispetto alla forma d’arte e alle persone che sono coinvolte in quest’industria: era un equilibrio molto complesso. Quello che ho capito è stato che è incredibilmente difficile dare il meglio di sé per sostenere l’industria culinaria. Ho visto tantissimi chef che riescono a mantenere uno straordinario livello di talento, inventiva ed evoluzione. Non ho la minima idea di come facciano, dato che tutto ciò richiede un incredibile lavoro da parte di tutti, dai camerieri che servono i clienti alle persone che creano i menu. È un’industria incredibilmente faticosa in cui lavorare. Li rispetto molto per il lavoro che riescono a fare tutte le sere. Spero che anche gli spettatori lo capiscano vedendo il film”.

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