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The Nun – La Vocazione del Male, la Suora Demoniaca di Corin Hardy

Giovedì 20 settembre uscirà al cinema The Nun – La Vocazione del Male, il thriller horror diretto da Corin Hardy che esplora un nuovo angolo oscuro dell’universo di The Conjuring, i cui film campioni d’incassi hanno spaventato gli spettatori di tutto il mondo. Il nuovo capitolo della saga del terrore, si addentra nelle origini sconvolgenti della Suora demoniaca Valak, già apparsa in modo terrificante in The Conjuring 2 – Il Caso Enfield. Interpreti del film sono Demian Bichir, Taissa Farmiga e Jonas Bloquet.


Quando una giovane suora di clausura si toglie la vita in un’abbazia della Romania, un prete con un passato burrascoso e una novizia in procinto di prendere i voti, vengono inviati dal Vaticano per fare luce sull’evento. Insieme scopriranno il diabolico segreto dell’ordine. Mettendo a repentaglio non solo le proprie vite, ma anche la loro fede e le loro anime, si troveranno ad affrontare una forza malvagia che ha le sembianze della stessa suora demoniaca che ha terrorizzato il pubblico in The Conjuring – Il Caso Enfield mentre l’abbazia diventerà un campo di battaglia tra i vivi e i dannati.

In The Nun, l’epica battaglia del bene contro il male pone invece un prete con una storia oscura alle spalle, e una novizia il cui passato non è l’unica cosa che la perseguita oltre la blasfemia nell’immagine della Suora Demoniaca. Appassionato dei film, e in particolare del personaggio della Suora, il regista Corin Hardy racconta: “ciò che mi ha colpito della Suora quando l’ho vista per la prima volta, è stata l’aura di mistero che la circondava. Senza aggiungere molto, il suo aspetto e il suo comportamento erano assolutamente pietrificanti. È un perfetto personaggio iconico dell’orrore: l’abito le nasconde il viso e avvolge il corpo e le membra per farla sembrare non umana. È come se fluttui senza che i suoi piedi tocchino terra”.

© 2018 WARNER BROS. ENTERTAINMENT INC. Photo Credit: Martin Maguire

© 2018 WARNER BROS. ENTERTAINMENT INC. – Photo Credit: Martin Maguire

James Wan, produttore di questo film, afferma: “l’idea che qualcosa di ritenuto sacro e puro come una monaca possa trasformarsi in un’entità malvagia e soprannaturale, disturba nel profondo le persone”. Infatti, dal momento in cui l’entità è apparsa sullo schermo, Wan e il suo collega Peter Safran sapevano che la Suora aveva toccato profondamente la sensibilità del pubblico. Safran ricorda: “aveva un ruolo relativamente piccolo, seppur fondamentale, ma era incredibile quanto avesse colpito gli spettatori. Ci è parso chiaro fin da subito che la Suora meritasse un racconto delle sue origini; le persone volevano sapere da dove veniva e perché”.

Nell’elaborare la storia, lo sceneggiatore Gary Dauberman e Wan l’hanno immersa nel ricco e oscuro stile gotico offerto dall’ambientazione inquietante della trama: un castello in Transilvania, in Romania, un posto che ha forti radici nell’orrore. Nel film, il castello è stato preso in consegna dalla chiesa e per anni è diventato un’abbazia. Per spingere ulteriormente il fattore paura, l’abbazia è di clausura e le monache si sono imposte una totale separazione dal resto del mondo.

© 2018 WARNER BROS. ENTERTAINMENT INC. Photo Credit: Martin Maguire

© 2018 WARNER BROS. ENTERTAINMENT INC. – Photo Credit: Martin Maguire

James Wan aggiunge e conclude: “le suore sono essenzialmente intrappolate nell’ abbazia e devono mantenere sotto controllo questa entità demoniaca che sta percolando e ribollendo in superficie. Cercano di arginare una forza malefica che potrebbe presentarsi nel nostro mondo ... è la classica narrazione gotica”. E in questa minacciosa fortezza, la posta in gioco non potrebbe essere più alta … perché nulla è come sembra.

“Siate pronti ad urlare”.

Corin Hardy

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