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Thermae Romae dal manga al cinema: il viaggio nel tempo (e nei bagni) di Abe Hiroshi, tra Giappone Moderno e Roma Imperiale

Presentato in anteprima mondiale al quattordicesimo Far East Film Festival di Udine e tratto dal celebre manga della fumettista Mari Yamazaki (venduto in oltre cinque milioni di copie in quattro edizioni tascabili, edito in Italia dalla Star Comics), è uscito al cinema dal 26 giugno Thermae Romae di Takeuchi Hideki. Il film narra le gesta di Lucius Modestus (interpretato dal divo nipponico Abe Hiroshi): un aitante architetto che, dall’Antica Roma, si ritrova improvvisamente catapultato nel Giappone contemporaneo.

Abe Hiroshi

Abe Hiroshi

Pregio di questa bizzarra pellicola e quello di essere stata girata in parte nella gloriosa Cinecittà e nei dintorni di Roma. Il film pullula di comparse italiane e, qui e là, fa ricorso all’uso del Latino (non sempre ineccepibile, qualche prof se ne accorgerà…) e ad arie d’opera (tra cui la Marcia trionfale dell’Aida). La sceneggiatura accumula gag su gag e non risparmia colpi di scena, sfruttando con invidiabile creatività l’artificio narrativo del viaggio nel tempo, e i miracoli digitali fanno il resto, assieme ai vari set romani e all’accuratezza dell’intera operazione. Cecil B. DeMille, re indiscusso dei peplum hollywoodiani, avrebbe sicuramente approvato.

L'imperatore Adriano e altre comparse in una scena girata a Cinecittà

L’imperatore Adriano e altre comparse in una scena girata a Cinecittà

Riguardo al questo film che si è ispirato al suo fumetto, Yamazaki Mari ha così parlato: “Sono sinceramente sbalordita da quanto il film sia riuscito a mantenere intatta l’anima narrativa ed espressiva del mio manga! Hiroshi è così credibile nei panni di Lucius che la troupe italiana, come mi è stato riferito, ha più e più volte ripetuto: «Sembra proprio un romano vero!».

Dal canto suo invece Abe Hiroshi, il protagonista, ha adorato l’idea del fumetto che contrapponeva la cultura dei bagni in Giappone con la cultura delle thermae nell’antica Roma: “ho adorato l’idea d’incrociare il tempo e lo spazio, facendo interagire i personaggi “au naturel” in ammollo dentro qualche vasca. Una cosa tenera e comica insieme, amplificata dalla monolitica serietà che contraddistingue Lucius”.

L'attrice Aya Ueto

L’attrice Aya Ueto

Takeuchi Hideki, che ha sempre lavorato tra cinema e tv, passando sempre con molta disinvoltura dal dramma storico alla commedia brillante. Thermae Romae ha ottenuto un successo talmente clamoroso nei botteghini giapponesi che Takeuchi ne è ha realizzato il sequel, Thermae Romae II, uscito in patria il 26 aprile 2014 e presentato in anteprima dopo una settimana al sedicesimo Far East Film Festival di Udine.

Abe Hiroshi-Lucius alla scoperta dei sanitari moderni

Abe Hiroshi-Lucius alla scoperta dei sanitari moderni

“Thermae Romae fa qualche immersione occasionale nelle torbide acque delle guerre e degli intrighi politici dell’antica Roma, ma rimane saggiamente ancorato ai suoi esordi comici, evitando invece di strombazzare con urgenza sciovinista il contrasto tra il Giappone “progredito” e l’ “arretratezza” di Roma” sottolinea Mark Shilling, giornalista del Japan Times nella sua recensione per il Far East Film Festival. “Al contrario – prosegue – il film evidenzia aspetti della cultura giapponese tradizionale del bagno collettivo che possono essere visti come irrimediabilmente antiquati dalle giovani generazioni nipponiche, abituate ad immergersi in un solitario e antisettico sfarzo, ma che agli occhi del neofita Lucius recuperano il loro originale splendore”.

“La cultura giapponese del bagno, dalle semplici vasche di casa ai resort termali di lusso, è la più sviluppata nel mondo, come molti giapponesi saranno felici di dirvi”

Mark Schilling

(Tutte le immagini: © Tutti i diritti riservati a Tucker Film)

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