Teorema 0

Venezia 79 celebra Pier Paolo Pasolini con il restauro di Teorema

Nell’anno in cui ricorre il centesimo anniversario della nascita (5 marzo 1922), la 79. Mostra del Cinema di Venezia celebra Pier Paolo Pasolini nella sezione Venezia Classici presentando oggi in anteprima la versione resturata – dalla Cineteca di Bologna, per il progetto L’Immagine Ritrovata – di Teorema, la pellicola da lui diretta nel 1968 ed interpretata da: Silvana Mangano, Terence Stamp, Massimo Girotti, Anne Wiazemsky, Laura Betti, Andrés José Cruz Soublette, Ninetto Davoli, Carlo De Mejo, Luigi Barbini, Susanna Pasolini, Adele Cambria, Cesare Garboli e Alfonso Gatto.

Terence Stamp

Terence Stamp

Il film descritto da Alberto Moravia

Un giovane misterioso quanto avvenente (Terence Stamp), annunciato con capriole e danze da un lieto postino, “visita” una famiglia borghese in una città della Lombardia. La famiglia “visitata” è quello che si chiama di solito una famiglia “normale”, intendendo per normalità il modo di intendere la vita proprio della classe media. La visita del giovane sconvolge questa “normalità” o meglio ne rivela il carattere fittizio. Il giovane, pieno di compassione e leggerezza, fa l’amore con tutti i membri della famiglia: con la domestica, con il figlio, con la figlia, con la madre, con il padre. Fa l’amore cioè soddisfa la finora ignorata sete d’amore dei cinque personaggi. Ma, ecco, torna il postino saltabeccante e caprioleggiante. Un telegramma fa partire il giovane.

Silvana Mangano

Silvana Mangano

Pier Paolo Pasolini disse…

Teorema parla di un’esperienza religiosa. Si tratta dell’arrivo di un visitatore divino in una famiglia borghese. Tale visitazione butta all’aria tutto quello che i borghesi sapevano di se stessi; quell’ospite è venuto per distruggere. L’autenticità, per usare una vecchia parola, distrugge l’inautenticità. Quando egli se ne va, ognuno si ritrova con la coscienza della propria inautenticità. Così, ognuno dei membri di questa famiglia ha una crisi, e il film finisce più o meno con la seguente morale: qualunque cosa un borghese faccia, sbaglia” (tratto da Incontro con Pier Paolo Pasolini, intervista di Lino Peroni, in Inquadrature, nn. 15-16, autunno 1968, pp. 33-37).

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