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Venezia al femminile tra iSola di Elisa Fuksas e Gas Station di Olga Torrico

Oggi, nella sezione non competitiva Notti Veneziane – L’Isola Degli Autori alle Giornate Degli Autori​ nell’ambito della 77esima Mostra del Cinema di Venezia, verrà presentato iSola, il nuovo film di Elisa Fuksas

iSola

Il film, girato dalla regista interamente con il suo cellulare alla vigilia della pandemia, nasce come antidoto a un problema: la scoperta della malattia ma anche la paura di stare male, la paura del virus e quella di stare sola. Il percorso personale e intimo dell’autrice Elisa Fuksas che spiega come all’inizio questa storia non doveva essere un film “il primo racconto l’ho fatto a me stessa: in un momento storico e personale molto difficile, ho cercato il modo di ironizzare ed elaborare quello che succedeva. Riprendere, riprendermi, con l’unica cosa che avevo a disposizione cioè il mio cellulare, non è stata una scelta stilistica ma di sopravvivenza. Con spontaneità, immediatezza, ho ripreso tutto nello stesso momento in cui accadeva, in cui lo vivevo, dimenticando il pudore e la convenienza estetica o formale. Quello che sembra, che sembro, viene dopo: ho provato a scegliere la verità, che non è tutto ma è già qualcosa”.

Quasi contemporaneamente con la scoperta della propria malattia, la più cara amica dell’autrice si ammala anch’essa e da una sequenza di eventi impensabili, in un mondo inedito e in quarantena, nasce questo film. Un’investigazione sul potere del “Racconto”, che riesce a sconfiggere la paura di vivere e di morire e sul mistero di ogni amicizia e di ogni fede. Perchè è anche la scoperta della fede ciò che è sotteso a tutto il racconto di Elisa Fuksas che, in concomitanza con la presentazione del film a Venezia sarà in libreria, a partire dal 3 settembre, con il suo nuovo romanzo: Ama E Fai Quello Che Vuoi edito da Marsilio. Un romanzo in technicolor come in technicolor è il regno dei cieli. Elisa Fuksas racconta quanto amore, quanti eccessi, quante miserie e quanti errori servano per guadagnarsi, da adulti, il battesimo. Il risultato del romanzo, ma anche del film, è quello di una fede conquistata con la gioiosa consapevolezza di chi, come l’autrice, affronta la vita come un personalissimo viaggio di andata e ritorno da e verso se stessa, senza lasciare indietro nessuno dei propri numerosi, ironici, teneri, fastidiosi difetti.

"Gas Station"

“Gas Station”

Gas Station 

Sempre oggi sarà presentato in Concorso alla 35. Settimana Internazionale della Critica di Venezia, nella sezione SIC@SIC Short Italian Cinema, Gas Station di Olga Torrico. Alla sua prima esperienza di regista e interprete protagonista, la Torrico ha affrontato il tema del riscatto da un passato non vissuto come si sarebbe voluto per paure e insicurezze personali. Alice è un’ex flautista che lavora in una pompa di benzina, avendo accantonato la sua passione musicale a causa di un senso di vuoto che la bloccava nell’esecuzione davanti al pubblico. La meccanicità del suo quotidiano viene interrotta dall’incontro casuale col suo vecchio insegnante di musica, proprio nel momento in cui sta per vendere il suo strumento musicale per dare un taglio definitivo al passato. Ma questo evento dettato dal caso la porta a ripercorrere un’analisi introspettiva che la costringerà istintivamente a chiedersi se sia rimasta per troppo tempo senza la sua vera benzina. Olga Torrico racconta: “sommersi sotto gli strati induriti degli anni, ricordi tristi e felici riemergono improvvisamente, come un tesoro strappato dal fondo di un oceano scuro. Dentro c’è un vuoto, in cui è rimasto sigillato un fuoco che si è fatto sempre più debole, lasciato senza l’ossigeno necessario per bruciare. Con questo corto volevo raccontare il senso di mancanza che prosciuga chi ha messo da parte se stesso e la propria essenza per paura di esprimersiAlice è alla ricerca di un posto nel mondo che sia veramente suo – immagini che appartengono ormai a un’altra vita le ricordano cosa ha perduto“.

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